Contestazione Roma, incontro al Viminale. C'era anche Lotito

Vertice in seguito alla contestazione dei tifosi alla squadra di Garcia nello stadio Olimpico, dopo la sconfitta in Europa League contro la Fiorentina. Per la Federcalcio presente il patron della Lazio
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ROMA - Due ore seduti al tavolo per confrontarsi e discutere di come poter affrontare e gestire in futuro situazioni analoghe a quelle vissute dalla Roma giovedì scorso allo stadio Olimpico, quando la squadra di Rudi Garcia è stata contestata sotto la Curva Sud per l'eliminazione dall'Europa League. Tanto è durato l'incontro al Viminale tra i rappresentanti dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive e quelli di Coni, Figc, Lega di Serie A, Roma e Assocalciatori. Alla riunione erano presenti per il club giallorosso il dg Baldissoni e il portiere De Sanctis, mentre per la Federcalcio ha preso la parola il presidente della Lazio, Claudio Lotito. Per tutelare società e squadre, il Viminale ha quindi suggerito alle istituzioni del mondo del pallone l'opportunità di cominciare a ragionare sulla creazione di una serie d'iniziative - che in futuro potrebbero anche sfociare in uno specifico quadro normativo - per affrontare meglio il problema del rapporto con i tifosi negli stadi. Un rapporto che, come dimostrato da quanto accaduto all'Olimpico, non sempre è di facile gestione. Le immagini di Totti e compagni sotto la Curva Sud non sono piaciute a Carlo Tavecchio. «Se volete la mia personale opinione io dico che non è conveniente che una squadra vada a trattare con i tifosi appesi sulle tribune - è stato il commento del presidente della Federcalcio -. De Sanctis ha detto che sono stati lasciati soli dalle istituzioni? Bisogna vedere che cosa s'intende per istituzioni. La Figc non si è espressa sull'argomento, e mi pare che De Sanctis abbia chiesto di venire giovedì in Consiglio federale per parlare della questione».

PARLA DE SANCTIS - Il numero uno della Roma al Viminale ha ripetuto in sostanza le dichiarazioni rese nel dopo partita di Cesena, quando aveva spiegato che «le istituzioni non devono lamentarsi di quello che è successo. Erano presenti: se non volevano potevano dirci di non andare. Siamo andati anche per spegnere la veemenza dei tifosi, il nostro gesto ha alleggerito il lavoro delle istituzioni stesse». Istituzioni che adesso studiano quelle contromosse invocate anche dal n.1 del Coni, Giovanni Malagò, che si è schierato al fianco del portiere romanista: «Trovo che De Sanctis abbia perfettamente ragione. Tutto mi si può dire eccetto che sono uno che si tira fuori dalle responsabilità, ma sono le istituzioni del mondo del calcio che devono onestamente dare le giuste indicazioni sulla base anche di quelle che sono le normative sull'ordine pubblico».

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