© Bartoletti
ROMA - Caro Xavier, ho letto con grande attenzione il dibattito che si sta scatenando intorno all’acquisto di Dzeko e all’eventualità di prendere piuttosto Ibra. Come sai - perché ne abbiamo parlato - Ibra è sicuramente uno dei giocatori che stimo di più. Uno dei pochi capaci di fare reparto da solo, formidabile per come difende il pallone, implacabile nel trovare la porta. Però, allo stesso momento, credo che Dzeko sarebbe (sarà?) l’uomo giusto per la Roma. A differenza di Ibra - pur guadagnando anche lui parecchio - non altererebbe alcun equilibrio dentro lo spogliatoio. E poi... E poi, soprattutto stiamo parlando, di un fior di centravanti, nel pieno della maturità e della freschezza atletica: uno che ha una grande esperienza internazionale, ha carisma, senza essere ingombrante. E soprattutto ha le doti tecniche e le capacità tattiche per essere il giocatore ideale. Ha doti tecniche, perché a dispetto del fisico imponente ha piedi buoni e capacità di trasformare qualsiasi pallone in occasione da gol. Chiudete gli occhi e provate a immaginare un gol di Dzeko: vi viene in mente un gol di testa o di piede? A me di piede, in diagonale, perché Dzejo è uno che sa sempre come trattare il pallone, come andare incontro al pallone. Insomma, non si tratta del classico centravanti d’area, che sta lì ad aspettare la spizzata giusta. Ma, come dicevamo, è anche tatticamente un giocatore fondamentale. Uno che fa salire la squadra, difende come Ibra il pallone, è il miglior suggeritore per gli inserimenti dei centrocampisti, e la Roma di giocatori che si inseriscono ne ha tanti (da Pijanic a Totti - che per me resta un formidabile trequartista - da Salah a a Iturbe, solo per fare qualche nome), non è insomma uno che si 'mangia' l’area di rigore. Dunque, se come sembra la Roma riuscirà a prenderlo, ha tutto per essere l’uomo giusto al posto giusto. E con lui la Roma farebbe un salto di qualità notevolissimo.