Roma, per Keita lungo stop ma Rudiger migliora 

Il maliano ai box cinque settimane, il tedesco fa progressi. Manolas, da valutare il problema al costato
Antonio Rudiger© Bartoletti
Marco Evangelisti
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ROMA - Tanti partono, qualcuno torna. O tornerà. Un giorno. Per Seydou Keita il giorno è lontano, più lontano di quanto si pensasse. E’ la strana geometria degli infortuni muscolari, soprattutto quando colpiscono giocatori di una certa età e di lungo corso. A mano a mano che migliorano si scopre che la guarigione completa si allontana. Inizialmente avevano previsto quindici o venti giorni di assenza. Già non erano pochi, per l’albero maestro del centrocampo che per di più consentiva a De Rossi di starsene tranquillo in difesa lasciando il centrocampo in ottime mani. [...]

Dunque la premura di recuperare Leandro Castan e Antonio Rüdiger, premura che non dev’essere sinonimo di fretta, rimane accesa. Castan si sta sforzando di riportare alla piena mobilità il suo fisicaccio da quasi un quintale. Ma di certo Garcia non lo manderà in campo sin quando non lo riterrà perfettamente sovrapponibile con il puntuale regista difensivo delle stagioni precedenti. Allora Rüdiger. Al quale prudono le mani. «Sto molto meglio, spero proprio manchi poco al rientro», dice lui stesso, guardandosi le ginocchia martoriate. Non tutti i desideri vengono esauditi, però è inutile preoccuparsi oltre la ragionevolezza. Due o tre settimane fanno il tempo che ancora occorre al tedesco. Quindi la convocazione per l’Empoli è problematica, quella per la trasferta a Firenze del 25 ottobre non è da escludere.


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