Baldissoni: «Scudetto? Temo solo la Roma»

Il direttore generale giallorosso: «Non ho paura delle nostre avversarie ma di noi stessi. Garcia non è mai stato in discussione. Triste un derby senza curve»
4 min

ROMA - La Roma «è attrezzata per vincere lo scudetto», ma «io più che le inseguitrici temo la Roma stessa». Questa la battuta con cui il direttore generale della Roma Mauro Baldissoni, intervenuto al programma radiofonico Rai 'Radio anch'io lo sport', ha risposto a una domanda sulle squadre che inseguono i giallorossi. «Non è retorica - ha aggiunto Baldissoni - siamo convinti di essere attrezzati per vincere, ma non ci nascondiamo che non è facile. La Roma non vince da tanto tempo, occorre migliorarsi e avere continuità di risultati. Anche il Napoli e la Juventus e l'Inter e la Fiorentina sono attrezzate».

«GARCIA MAI IN DISCUSSIONE» - «Il tecnico Rudi Garcia non è mai stato in discussione», ha poi proseguito Mauro Baldissoni. Rispetto alle critiche nei confronti del tecnico delle settimane scorse, Baldissoni ha detto: «In discussione siamo tutti quando facciamo questo lavoro. Tutti siamo stati oggetto di critiche, fa parte del lavoro che facciamo. Credo ci sia molto anche dell'attesa di vittorie che c'è in questa città. Alzare le aspettative significa alzare la pressione e fare emergere critiche più dure. ma le accettiamo volentieri se il presupposto è quello di crescere». «Siamo molto contenti del lavoro fatto da Garcia, con lui c'è un rapporto molto franco e diretto da quando è arrivato a Roma. In passato alcune dichiarazioni non sono state propriamente fortunate, ma ciò non ha intaccato il rapporto di fiducia. Non dimentichiamo che Garcia ha fato il record di punti della Roma in campionato e ha conquistato due secondi posti». Totti come Rivera ? «Sarà lui a scegliere e decidere il suo futuro». Il direttore generale della Roma ha confermato che «c'è un accordo del club con il giocatore per proseguire con un ruolo quando il campione deciderà di smettere». Anni fa l'ex golden boy del Milan e del calcio italiano si ritirò dopo un infortunio e a fine stagione divenne vicepresidente del club rossonero. Sarà così anche per il Capitano ? Baldissoni ha precisato che Totti «ora è fermo per un infortunio, ed è a punto della sua carriera per il quale è naturale non essere impiegabile al 100% in tutte le partite. Ma lui è ancora aggregato alla squadra e al gruppo». Baldissoni ha aggiunto che Totti «ha un rapporto diretto con il presidente. Sta a lui decidere cosa fare e quando. A lui il diritto di scegliere in quale settore continuare la sua carriera nella Roma, settore tecnico, dirigenziale o di rappresentanza».

«STADIO, SONO FIDUCIOSO» - Nella prossima primavera verrà posata «la prima pietra o fatto il primo scavo» per il nuovo stadio della Roma. Questa la previsione fatta dal dg del club giallorosso Mauro Baldissoni: «Siamo in una fase autorizzativa avanzata - ha spiegato Baldissoni - ora c'è la presentazione del progetto alla Conferenza regionale dei servizi, un passaggio che richiede circa sei mesi. Dopodiché nella primavera prossima si potrebbe procedere alla posa della prima pietra o allo scavo della prima buca».

«DERBY SENZA CURVE E' TRISTE» - La prospettiva che la stracittadina della capitale si giochi con le curve vuote per la protesta delle tifoserie dopo le misure restrittive decise dal prefetto per la gestione della sicurezza non piace al diggì giallorosso. «Quest'anno i responsabili dell'ordine pubblico hanno ritenuto di introdurre alcune misure per via di eventi successi l'anno scorso. Ovviamente abbiamo dovuto adeguarci. È necessario però arrivare a una normalizzazione. Quando il ministro dell'interno Alfano venne in visita a Milano in Lega e quando ci convocò con altri club al Viminale gli dicemmo che serve per il calcio un programma positivo. Laddove è necessario siano introdotte misure restrittive o addirittura il daspo collettivo, ciò deve essere limitato al contingente. Ma dovremo proporre contestualmente un programma per dire dove vogliamo arrivare. Sarebbe bene poter dire che in un tempo relativamente breve, 2 o 3 o 4 anni, andare a eliminare barriere e restrizioni all'accesso allo stadio, e responsabilizzare tutte le componenti, tifosi inclusi».


© RIPRODUZIONE RISERVATA