ROMA - Dopo la batosta della Roma a Barcellona, il nostro sito ha ricevuto una valanga di post critici nei confronti dei giallorossi e soprattutto di Garcia. Nel mare magnum di contestazioni, c'è però chi va decisamente controcorrente. Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Caro Direttore Jacobelli,
leggo sul bellisismo sito corrieredellosport.it che sono in tantissimi a criticare la Roma di Barcellona.
Su col morale, non è successo nulla di grave.
Il Barcellona è quella corazzata di extraterrestri che tre giorni prima aveva asfaltato 4-0 fuori casa (!) quell’altra squadra di marziani miliardari del Real Madrid (quella di Cristiano Ronaldo, Bale, Benzema, Modric, Kroos, Marcelo, tanto per capirci).
Per una Roma più sanamente e realisticamente proletaria priva di 3-4 titolarissimi era quasi impossibile prendere punti; con un gioco più aggressivo era molto più probabile raccogliere una sconfitta per 2-0 (considerata più “dignitosa” ma che dà sempre zero punti), stanchezza, infortuni e cartellini. E compromettere così le partite che davvero contano per il futuro con Atalanta, Torino, Bate Borisov (spareggio Champions), e Napoli (potenziale spareggio, non osiamo dire di che).
Invece la Roma ha giocato in modo corretto, ha subito sei gol dagli extraterrestri e ne ha segnato uno. Però se fosse entrato il colpo di testa di Dzeko, se fosse entrato il rigore e se il loro portiere non avesse fatto un miracolo, la partita sarebbe finita 6-4 e se ne parlerebbe ora come di una nuova spettacolare Italia-Germania 4-3.
È pur vero che la storia e la storia del calcio non si possono fare con i se e anche con i ma. Quindi, il risultato di cui parlare è un 6-1 e basta.
Tuttavia mi par di ricordare che il bravo e saggio Vujadin Boskov dicesse: “Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite 1-0”. E comunque, anche se non l'avesse detto, sicuramente l'avrebbe pensato. Ebbene la Roma di Garcia è una squadra che, quando perde, perde in modo sonoro, ma che perde poche/pochissime partite, proprio come piaceva a Boskov. E quindi potrebbe candidarsi a qualche successo. Così come un’altra squadra oggi al vertice del campionato è l’Inter, che ha vinto 7 partite per 1-0. Infatti Boskov pensava anche che è meglio vincere sette partite 1-0 che una partita 7-0 (= 21 punti anziché 3). E altre pesanti concorrenti ai “successi” pur con metodologie non-Boscoviane sono il Napoli e la rimontante Juventus.
Ieri e stamattina abbiamo letto e ascoltato molte critiche: Garcia in bilico, rischio di esonero etc. Nulla di più ingiusto. Un grande calciatore come Roberto Mancini non è stato titolare della Nazionale per molti anni perché ogni volta che giocava si parlava di ultima spiaggia o di prova d’appello. E il ragazzo, sotto esame e sotto pressione, giocava molto al di sotto delle sue possibilità.
Ex allenatori della Roma molto criticati nella Capitale hanno fatto e stanno facendo cose straordinarie all’estero: Spalletti, Ranieri (in testa alla Premier con la piccola squadra del Leicester come prima di lui Brian Clough con il Derby County e il Nottingham Forest), Luis Enrique (ehm, ehm – quante gliene avete dette!).
Lasciate tranquilli i calciatori della Roma che a Barcellona hanno giocato una saggia e corretta partita.
E, soprattutto, lasciate tranquillo Rudi Garcia che è anche lui un grande, e, se gli diamo tempo, diventerà il nostro Sir Alex (27 anni al MU) o il nostro Arsène Wenger (19 all’Arsenal). Soltanto con le eccellenze (Garcia) e la continuità (il tempo) si costruiscono le grandi aziende e le grandi squadre.
Considerato che il vostro sito è il più seguito dai tifosi romanisti, spero che questo messaggio arrivi anche al presidente James Pallotta.
Grazie e sempre forza Roma.
Ginx