ROMA - Ervin Zukanovic è un giocatore della Roma. Sabatini ha definito l’operazione con il presidente della Samp, Ferrero e l’avvocato Romei nel pomeriggio, sulla base del prestito per un milione e mezzo (pagabili subito) e due milioni e mezzo per il riscatto che diventa obbligatorio alla prima presenza in giallorosso. Escamotage adottato spesso dalla Roma per esigenze di bilancio, ma si tratta in realtà di un acquisto a titolo definitivo. Le altre tranche di pagamento saranno onorate in tre anni. Il difensore voluto da Spalletti, che può giocare centrale (meglio nella difesa a tre) o esterno sinistro, ieri non si è allenato a Bogliasco agli ordini di Montella, in attesa del trasferimento. E’ il terzo nazionale bosniaco in giallorosso, dopo Pjanic e Dzeko. L’operazione è arrivata in dirittura d’arrivo al termine di una giornata convulsa e ricca di colpi di scena.
GIA' A TRIGORIA - Mercoledì sera la Roma si è inserita nella trattativa tra Samp e Stoccarda, praticamente conclusa per il trasferimento del difensore in Germania. E’ stato il giocatore a preferire la Roma. Ieri mattina, accompagnato dal procuratore Silvano Martina, era prenotato su un volo per raggiungere Stoccarda. Ma dopo la proposta ricevuta dalla Roma la sera prima, il viaggio è stato annullato. Sabatini, dopo aver convinto il giocatore e cominciato a intavolare la trattativa con Ferrero, ieri mattina ha fatto perdere le sue tracce, mandando su tutte le furie il presidente della Samp. Il direttore sportivo giallorosso non ha risposto al telefono mentre faceva un sondaggio per Tasci, centrale tedesco dello Spartak Mosca.
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