Serie A Roma: De Rossi, un'odissea muscolare

Si è di nuovo fermato: il soleo del polpaccio lo ha tradito 5 volte negli ultimi 20 mesi
Roberto Maida
2 min

ROMA - Dopo il tallone di Achille, il polpaccio di De Rossi. Dall’epica al calcio, ognuno ha il suo punto debole. De Rossi oggi verrà sottoposto a esami strumentali perché venga accertata l’entità dell’infortunio riportato nel finale di Roma-Real Madrid. I segnali non sono buoni, tanto che il giocatore ha lasciato lo stadio Olimpico zoppicando. Ma il fatto incredibile è un altro: si tratta del quinto infortunio allo stesso muscolo, il soleo del polpaccio sinistro, negli ultimi 20 mesi. Una persecuzione muscolare.

ORIGINE- Il soleo ha ceduto per la prima volta in Brasile, durante gli sciagurati Mondiali del 2014. De Rossi si è infortunato male durante Italia-Costa Rica ed è stato costretto a saltare la partita dell’eliminazione contro l’Uruguay di Suarez. La prognosi del dottor Castellacci, dopo gli accertamenti, parlò di lesione di primo grado. Avrebbe dovuto rinunciare anche agli eventuali ottavi, De Rossi, se l’Italia fosse riuscita a qualificarsi.

CALVARIO - Purtroppo è stato solo l’inizio. Perché la lesione, anche in seguito alla prima cicatrizzazione, gli ha dato un morso («Ho sentito la pizzicata» disse contrariato in panchina) esattamente tre mesi dopo, il 21 settembre 2014, durante la sfida al nemico Zeman: Roma-Cagliari. Stesso infortunio, stiramento al soleo sinistro, e addio a due trasferte molto importanti, quella contro la Juventus e quella contro il Manchester City.

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