Lippi: «Roma credi nello scudetto»

L'ex della Nazionale ha invitato i giallorossi, che hanno vinto le ultime 7 gare in campionato, a puntare al titolo e ha lodato sia la Juve sia il Napoli. Poi su Zidane: "Sapevo che sarebbe diventato un allenatore perché è bravi a farsi ben volere da tutti".
Lippi: «Roma credi nello scudetto»© LaPresse
Andrea Ramazzotti
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MILANO - Marcello Lippi crede che la Roma non sia fuori dai giochi per lo scudetto . Parlando a “Tiki Taka – Il calcio è il nostro gioco”, il talk show sportivo condotto da Pierluigi Pardo in onda ieri sera su Mediaset, l’ex ct azzurro a proposito della caccia al tricolore ha spiegato: “Il campionato sta dicendo che Juve e Napoli se la giocheranno fino in fondo perché hanno avuto delle serie di vittorie molto lunghe e continueranno a farlo. Io però non dimenticherei la Roma: secondo me deve credere ancora allo scudetto perché a gennaio ha preso degli ottimi giocatori e deve provarci fino alla fine”. Poi sul match di Champions League di stasera contro il Real Madrid: “Se mi aspettavo Zidane allenatore? Si perché me l’aveva detto… Dopo la finale di Berlino l’ho sentito ogni estate e due anni fa mi disse che avrebbe voluto fare il tecnico. Lui è una persona che si fa voler bene da tutti ed è bravo”.

JUVE-NAPOLI - Lippi è poi tornato a parlare di nuovo di campionato: “Il Napoli ha una garanzia che è la qualità del gioco che è sempre migliorata dall’inizio. Dopo un bel filotto ha avuto un leggero calo ma adesso si è ripreso. Alla fine conta la classifica ma la qualità del gioco di Napoli e Fiorentina è stata superiore a tutte le altre. La forza della Juve è la difesa? La qualità dei difensori bianconeri la consociamo tutti, Buffon è una garanzia e poi ci sono i 70 metri che ha fatto Mandzukic per recuperare una palla persa domenica a Bergamo che sono un esempio lampante. La Juve, così come altre squadre, ha giocatori che sono a disposizione della squadra. Allegri è una persona molto saggia, intelligente e che ama il dialogo. Scherzando ho detto che la Juve quest’anno dopo 4 scudetti vinti ha dato un girone di vantaggio alle avversarie, ma nessuno ne ha approfittato. Nessuno comunque si aspettava che facesse 16 vittorie consecutive in Serie A. Dopo la sconfitta di Sassuolo Allegri e i giocatori si sono ricompattati e hanno fatto questo filotto incredibile”.

CONTE E BALOTELLI - Poi ricordi sparsi su nazionale ed ex giocatori: “Com’era Conte come giocatore? In campo era un trascinatore e lo è anche da allenatore: trasmette la sua carica a tutto il gruppo. E’ diventato uno dei migliori allenatori in circolazione, è sempre stato un leader, un esempio. Sarri merita il rinnovo? Il contratto non è un problema, io alla Juve rinnovavo sempre di un anno perché per me era uno stimolo ulteriore. Come ho preso l’assenza di Blatter dopo la vittoria ai Mondiali del 2006? E’ venuto a Coverciano a consegnare la coppa a Cannavaro. Ci ha detto che quella sera ha avuto un disguido”. Finale sulla moviola in campo (“Se verrà usata per quei 2-3 episodi eclatanti allora ok, in questi casi va bene. Non va utilizzata per tutto perché se no tutti i giocatori inizierebbero a chiederla e le partite durerebbero 2-3 ore”) e su Balotelli: “Non lo so, non l’ho mai allenato, quindi non so cosa sia necessario per cambiare le sue abitudini”.


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