Fenomenologia di Francesco Totti. Una parola: «Bello»

Il capitano della Roma torna in campo tra l'entusiasmo dei tifosi. La squadra non vince, lui sì, sempre. E la sua unica parola detta fa il giro di siti e giornali
Pasquale Campopiano
4 min

ROMA - Una sola parola, «Bello». Riferita al boato che l'Olimpico gli riserva al momento del suo ingresso in campo. E giornali, siti e blog sportivi di tutta Italia ci  fanno pagine e farciscono editoriali. Fenomenologia di Francesco Totti, campione unico nel suo genere. Anche e soprattutto a livello mediatico. Non gioca, e si parla di lui. Potrebbe giocare e non si parla d'altro, poi gioca e l'Olimpico balza in piedi in un battibaleno, e non si fa altro che parlare di lui. I cori dello stadio, i dubbi di Spalletti, la partita col Bologna in bilico, lo scenario perfetto per il suo rientro in campo.

Accade al primo minuto del scondo tempo, sull'1-0 per i felsinei, entra Totti e c'è il boato.

TUTTO SULLA ROMA

TOTTI E' LA NOTIZIA - Alla fine la Roma pareggia 1-1. Ma la notizia è un'altra, perché quando c'è lui, è lui stesso la notizia: ha giocato Francesco Totti. Ha giocato per un tempo, servito l'assist del pari a Salah, dimostrato che a 39 anni può ancora dire la sua con quei piedi; ha anche provato a vincerla con quel destro potente deviato in angolo da Mirante. Voleva vincerla Totti, si è capito da come al triplice fischio di Massa scaglia con rabbia in tribuna l'ultimo pallone. Sarebbe stata la festa perfetta: della serie "Visto? Torno e vinco". Non è andata così.

TUTTO SU TOTTI

BELLO - Zona mista, post Roma-Bologna. C'è fermento, anche se non è una di quelle partite che resterà alla storia. La Roma ha frenato la sua rincorsa al secondo posto e vede allontanarsi la qualificazione diretta in Champions League. All'improvviso la zona riservata ai tifosi meritevoli di autografi a fine partita va in subbuglio: "Francesco! Francescooo!". Dall'altra parte della barricata è un groviglio di fili, microfoni, cuffie e telecamere, almeno una trentina tra giornalisti e addetti ai lavori. Parte l'inseguimento, partono anche Totti e il suo trolley. E' un coast to coast fino all'uscita dall'Olimpico a caccia di una battuta, di una sensazione, di un cenno su un contratto da rinnovare. Tutto, purché Totti dica qualcosa. Poi un giornalista osa: «Francesco, com'è stato il boato al tuo ingresso in campo?». Lui fa finta di niente, poi ci ripensa e regala allo schieramento di telecamere un'unica parola: «Bello». Fatto, pezzo chiuso, confezionato; video inviato, audio on air. Fenomenologia di Francesco Totti, in una sola parola, bello.

TOTTI MERITA IL CONTRATTO

TOTTI: BELLO!


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