BERGAMO - Caro Mister Pallotta, ha visto che Totti contro l'Atalanta a Bergamo? E non soltanto perché ha segnato il gol del 3-3 e, se non fosse stato per l'immancabile, sciagurato errore di Dzeko, i giallorossi avrebbero addirittura rischiato di vincere. È da molto tempo che Totti non ha più bisogno di dimostrare nulla a nessuno: semmai, adesso, è la Roma americana che deve dimostrare a Totti di meritarselo. Basta con le tergiversazioni, i ritardi, la commedia degli equivoci e tutto quanto la cronaca di questi ci ha riservato. Basta.
Quando si ha la fortuna di avere nelle proprie fila un simbolo vivente del calcio mondiale come Totti, che, a quasi 40 anni, onora la maglia della sua squadra e nessuno la onora come la onora lui, si prende il primo aereo da Boston a Roma, lo si incontra e gli si dice: qui c'è il contratto per un altro anno. Per favore, firmalo perché non possiamo fare a meno di te, siamo fieri di averti con noi e sarai tu a decidere quando smettere. Tutto il resto è fuffa.
x.j.
Sabatini: «Totti? Si confronteranno lui e Pallotta»