Szczesny, messaggio ai compagni: «Più uomini e meno ragazzi»

Il portiere della Roma: «Credo che ci sia una differenza di mentalità. Loro hanno un atteggiamento mentale da campioni, anche se mi dispiace dirlo. Non vedo una differenza di qualità, c'è differenza nella testa»
Szczesny, messaggio ai compagni: «Più uomini e meno ragazzi»© ANSA
Guido D'Ubaldo
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TORINO - Ridimensionata. La sconfitta di Torino allontana i sogni di scudetto della Roma, forse definitivamente. Alla Juve è bastato il gol di Higuain, con Szczesny straordinario, che ha evitato un passivo più pesante. La Roma dovrà riflettere su questa incapacità di crescita, su un avversario come la Juve che resta sempre lontano. Difficile ritrovare la motivazioni per lottare per il secondo posto, ma è importante farlo in fretta. Il presidente Pallotta è a Boston, deluso, forse non arriverà a Roma per festeggiare il Natale, come aveva previsto. La crisi del Campidoglio allontana anche il nuovo stadio di Tor di Valle. Non sono giorni felici questi ultimi del 2016.

GRANDI PARATE - Wojciech Szczesny è stato un grande protagonista anche allo Juventus Stadium, ha confermato il suo momento di grazia, oggi è uno dei primi tre portieri del campionato, ma le sue parate non sono servite a evitare la sconfitta. Ha subito un solo gol contro Lazio, Milan e Juve. Ieri una grande parata su Higuain nel primo tempo, due su Sturaro nella ripresa. Il polacco ammette che per la Roma dopo questo risultato diventa tutto più difficile: «Avevamo l’occasione di dimostrare di essere una grande squadra, invece siamo solo una buona squadra, perchè non abbiamo giocato così bene come avremmo potuto per fare risultato a Torino. La mia prova? E’ vero, ho fatto qualche bell’intervento, ma non sul tiro decisivo...». Il tecnico ha criticato il comportamento della squadra nel primo quarto d’ora: «È vero, abbiamo giocato meglio dopo, ma non alla grandissima e solo una volta incassato il gol di Higuain. Non è stato abbastanza». Szczesny è realista sul prosieguo del campionato della Roma, sulle possibilità di riprendere la Juve in fuga: «Sarà molto difficile riavvicinarsi alla Juve, sette punti sono un gap importante. Ricominciamo da subito, ripartiamo dalla partita contro il Chievo di giovedì per tornare nuovamente in forma e cercare piano piano di accorciare questo distacco». La sua analisi della partita è sincera, il portiere non cerca alibi: «La Juve è partita meglio, è una squadra solida che ha saputo difendere il vantaggio. È stata una partita equilibrata, non abbiamo creato abbastanza, peccato perchè potevamo dimostrare di essere una grande squadra e una grande club e ci siamo riusciti solamente in parte: siamo una buona squadra, non ancora grande».

PRIMO POSTO LONTANO - La Juve sembra irraggiungibile in questo momento per la Roma: «Credo che ci sia una differenza di mentalità. Loro hanno un atteggiamento mentale da campioni, anche se mi dispiace dirlo. Non vedo una differenza di qualità, c'è differenza nella testa invece, lo dobbiamo riconoscere per crescere e in campo dobbiamo essere più uomini e meno ragazzi. Lo scudetto? Purtroppo ora non dipende più solo da noi». Per la Roma ora sarà importante rimboccarsi le maniche, per cercare di migliorare: «Non siamo stati abbastanza pericolosi per riuscire a pareggiare. La Juve è una grande squadra, lo ha dimostrato in questi anni».


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