Roma, Bruno Peres: «Lo scudetto è alla nostra portata»

Non solo per i tifosi, il titolo sarebbe un regalo soprattutto per Totti che - dice Juan Jesus - «in un'ora può decidere la partita»
Roma, Bruno Peres: «Lo scudetto è alla nostra portata»© Bartoletti
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ROMA - Come non crederci? Adesso che la Juve è a -1 (con una gara da recuperare), l'Olimpico è un fortino inespugnabile e il 3-4-2-1 disegnato da Spalletti ha permesso alla squadra di mantenere la porta inviolata nelle ultime quattro gare, la Roma non può che credere allo scudetto che è sempre meno utopia: la squadra capitolina potrebbe interrompere il dominio juventino e laurearsi campione di Italia, basta restare concentrati e sperare in qualche errore dei diretti avversari. Lo sa bene Bruno Peres che ai microfoni di Sky Sport ha affermato: "È alla nostra portata, è il grande obiettivo di questa stagione e stiamo facendo bene, partita dopo partita. Dobbiamo continuare cosiì, vincendo gara dopo gara per cercare di rimanere vicini a loro, sperando in un loro errore per poter passare davanti. Abbiamo trovato i giusti equilibri in difesa, Fazio, Rüdiger, Manolas e Vermaelen fanno benissimo dietro, sono difficilissimi da saltare, e io ed Emerson abbiamo un po' piu' di liberta' per spingerci in avanti".  

Non solo la squadra, a sorprendere positivamente è stata anche la prestazione dell'ex Torino che, però, resta umile: "Credo che posso fare di piu', devo lavorare ancora di piu' per cercare di imparare tante cose e cercare di fare quello che so".

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L'AMBIENTE - Insomma, squadra, prestazioni, tutto va per il meglio nel dorato mondo del brasiliano che ha trovato in Spalletti dei punti in comune col suo precedente tecnico, Ventura: "Sono due maestri di calcio, due grandi tecnici. Sto imparando tanto da Spalletti come da Ventura e credo di poter continuare ancora a crescere con lui". 

ROMA, PERCHÈ CREDERE ALLO SCUDETTO

IL REGALO - Non solo per la squadra, non solo per i tifosi, la vittoria del campionato sarebbe una regalo principalmente per Francesco Totti. Lo rivela Juan Jesus al canale brasiliano Espn: "Cerchiamo di fare il più possibile per lui, facendolo ritirare con un titolo e chiudendo la sua carriera nel miglior modo possibile - confessa - È molto importante per noi, ma penso che non lascerà il calcio da un giorno all'altro. Gli piace davvero stare qui. Si allena sempre duro e sostiene il gruppo. Anche se non gioca è con noi e ci aiuta. C'è stata una partita che stavamo perdendo contro la Sampdoria, è entrato e ha cambiato tutto. Ha questo peso, anche se non può fare 90 minuti come prima, in un'ora può decidere una partita". La Samp è avvisata.

IL PERCORSO - "In Serie A ci sono ancora un sacco di partite da giocare. La Juventus finora non ha lasciato nulla, il Napoli ci insegue e l'arrivo di Pioli ha cambiato la mentalità all'Inter per farla tornare al vertice - le parole del centrale -. Noi siamo una squadra con molta qualità e ambiziosa e dobbiamo dimostrarlo. Nelle ultime nove partite ne abbiamo vinte otto, ora crediamo in noi stessi e puntiamo a tutti gli obiettivi: scudetto, Coppa Italia ed Europa League".

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