Baldissoni: «Stadio Roma? Ora facciamo parlare le istituzioni»

Ieri la Conferenza dei servizi non ha concesso la proroga di 30 giorni chiesta dai proponenti e la Regione Lazio, dov'è insediata la Conferenza, ha rimandato il termine della decisione al 5 aprile
Baldissoni: «Stadio Roma? Ora facciamo parlare le istituzioni»© ANSA
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ROMA - «Facciamo parlare le Istituzioni». Così, a margine di una iniziativa con il Consiglio regionale del Lazio, il direttore generale della Roma Mauro Baldissoni, in merito alle ultime vicende legate allo stadio della Roma. Ieri la Conferenza dei servizi non ha concesso la proroga di 30 giorni chiesta dai proponenti e la Regione Lazio, dov'è insediata la Conferenza, ha rimandato il termine della decisione al 5 aprile: ci sarà tempo fino al 30 marzo per presentare gli "atti ufficiali" del nuovo progetto, che formalmente ancora non esiste, a partire da quelli che il Campidoglio dovrà fornire.

I PROSSIMI PASSI - I proponenti dello Stadio della Roma, a quanto si apprende, invieranno a giorni il progetto 'rinnovatò dell'impianto al Campidoglio. Il documento terrà conto delle modifiche concordate la scorsa settimana con Palazzo Senatorio. Ricevuto il progetto il Comune a Cinque Stelle potrà iniziare a stendere la delibera da portare in Consiglio Comunale. Già questa settimana gli uffici hanno lavorato sul tipo di atto, probabilmente una delibera di 'novazione', che servirà a validare il progetto e la sua utilità pubblica in Aula. L'approdo in Assemblea Capitolina si attende entro il mese di marzo, in tempo per la prossima riunione della conferenza dei servizi aperta dalla Regione Lazio.

M5S: «VIA OPERE INUTILI» - «La diminuzione delle cubature non inciderà sulle opere pubbliche se non su quelle pensate soltanto per concedere più spazio ai costruttori. Marino aveva destinato 951 mila metri cubi in più rispetto ai 153 mila previsti per il nuovo stadio giustificandoli proprio con una serie di opere pubbliche in gran parte superflue. Pensiamo ai due inutili pontili sul Tevere, al sottopasso di via D'Asti e al prolungamento della metro B. In quest'ultimo caso abbiamo preferito puntare sul potenziamento della Roma Lido, in quanto abbiamo appurato che lo sdoppiamento della metro avrebbe comportato il raddoppio dei tempi di attesa dei treni nella parte successiva alla biforcazione come avviene già oggi sul tratto piazza Bologna-Conca d'Oro. Vengono mantenute tutte le opere previste, ad esclusione di quelle inutili, e in alcuni casi addirittura potenziate». È quanto dice un video sullo Stadio della Roma postato da M5S Roma e retwittato da Virginia Raggi.

«VIA DEL MARE MIGLIORATA» - «La via del Mare sarà migliorata dal Gra fino a Marconi e non solo fino a Tor di Valle come prevedeva il vecchio progetto. Sarà inoltre realizzato il ponte pedonale e ciclabile per collegare la zona con la stazione Magliana della ferrovia FL1. Verrà realizzato un ponte sul Tevere ma non necessariamente quello previsto dal progetto della Roma. Secondo gli studi e le simulazioni con massimo carico realizzate dagli uffici del Comune un'unica struttura sarà sufficiente allo sgravio del traffico della zona. Per questo al momento stiamo valutando di investire sulla realizzazione del Ponte dei Congressi già in parte finanziato dal Cipe», spiega il video. 

«TORRI ELIMINATE, NON SPALMATE» - «Lavoriamo per uno stadio fatto bene senza speculazioni e colate di cemento. Con l'accordo raggiunto con la As Roma e Eurnova le cubature previste per la realizzazione dello stadio e delle opere annesse vengono dimezzate: 598 mila metri cubi rispetto agli oltre 1,1 milioni previsti dalla giunta Marino. In particolare sono stati tagliati del 60% gli edifici privati e business park ed eliminate le tre torri. Le nuove cubature inoltre rispettano le disposizioni di legge». È quanto dice un video sullo Stadio della Roma postato dal M5S Roma retwittato anche dalla sindaca di Roma Virginia Raggi. «Chiariamo che le torri sono state eliminate e non certo spalmate in orizzontale come afferma erroneamente qualcuno, anzi l'altezza media degli edifici è diminuita. L'amministrazione dunque punta su un progetto eco-sostenibile e con tecnologie all'avanguardia. Abbiamo ottenuto che tutti gli edifici siano in classe energetica A4, la più alta al mondo», si spiega.


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