Roma, Spalletti: «Non siamo stanchi. Lo scudetto? Quasi impossibile»

L'allenatore dopo la sconfitta con il Napoli: «Squadra in crescita nel secondo tempo, niente alibi. Per il titolo dopo partite come questa è più difficile»
Roma, Spalletti: «Non siamo stanchi. Lo scudetto? Quasi impossibile»© AS Roma via Getty Images
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ROMA - «Parlare di stanchezza peggiora la situazione, fatelo fra voi (rivolto ai giornalisti, ndr), ma non mi coinvolgete. Non ho nessun vantaggio a dire che i miei calciatori sono stanchi, per me non è così e nel secondo tempo abbiamo fatto bene. I giocatori lo hanno fatto vedere nel finale di partita». Sono le parole di Luciano Spalletti, a Premium Sport, dopo la sconfitta della sua Roma contro il Napoli. L'allenatore è visibilmente amareggiato per il secondo ko consecutivo in quattro giorni, dopo il derby di Coppa Italia perso con la Lazio. Stavolta è finita la striscia di vittorie casalinghe in campionato: la Roma all'Olimpico aveva solo vinto in questa stagione.

 «Il Napoli è stato più bravo nel primo tempo a far girare palla e a farci penare per riconquistarla. Il vantaggio, nel primo tempo è stato meritato, noi dovevamo avere più coraggio nella ricerca delle giocate. Nella ripresa è stata tutta un'altra partita, c'è stata anche un po' di casualità in quello che è successo».

SCUDETTO - Domani la Juve potrà andare a più dieci punti, un distacco difficile da colmare. Spalletti commenta così: «Vediamo il risultato della Juve, certo sarebbe più dura per lo scudetto. Quando esci sconfitto da questi scontri diretti si ribaltano anche gli stati d'animo, ma c'è da giocare ancora un po' di partite». Poi a Sky: «Bisogna essere realisti. Se la Juve andasse a più dieci sarebbe quasi impossibile vincere lo scudetto». 

SALAH ESCLUSO - L'esclusione di Salah dal primo minuto è stata una sua scelta, l'attaccante non ha problemi fisici: «Salah fuori dal primo minuto è una scelta tattica per dare spazio a Perotti e El Shaarawy: hanno fatto abbastanza bene, anche se non sono stati aiutati tantissimo dalla squadra. A volte si incide di più e a volte meno, ma l'impegno c'è stato. Oggi anche Fazio, che è quello che ha più qualità per farlo, è riuscito poco a costruire dalla retroguardia».

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