Un motivo in più: Roma, se passi guadagni 5 milioni

Un tesoretto in palio con la qualificazione ai quarti
Un motivo in più: Roma, se passi guadagni 5 milioni
Roberto Maida
2 min

ROMA - L’Europa è un territorio che arricchisce, anche se frequentato nei salotti meno nobili, perciò non può essere mollato a cuor leggero in una trattativa virtuale tra la gestione delle energie e la necessità di vivere al meglio il clima domestico. A maggior ragione un club come la Roma, che ha vinto l’unico “vero” trofeo internazionale nel 1960/61, ha troppe ragioni per restare incollata all’Europa League, senza preoccuparsi di altro. Lione e basta, adesso.

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I SOLDI -  C’è una ragione finanziaria, intanto. L’Euro B non è la Champions, e infatti garantisce ricavi di 3,3 volte inferiori secondo una formula aritmetica fissa, ma è comunque un buon veicolo di incassi quando chiudi una semestrale di bilancio a -53 milioni. Facciamo due conti: fin qui la Roma dall’Uefa ha incamerato circa 12 milioni per la malaugurata retrocessione estiva dovuta al Porto; poi ha percepito 2,52 milioni per i risultati della fase a gironi, compreso il bonus qualificazione, e altri 750.000 euro per l’ingresso agli ottavi. Se elimina il Lione, la Roma vince un altro milione come entry bonus per i quarti. A questo denaro però va aggiunta la quota del market pool, cioè la fetta di mercato riservata dall’Uefa a ogni Paese. Su questo fronte sono attesi buoni introiti visto che la Roma è l’ultima squadra italiana rimasta nel torneo, perciò avrebbe diritto all’intera torta dagli ottavi in poi. Si può insomma stimare che questa qualificazione, tra premi Uefa, incassi al botteghino e market pool, valga circa 5 milioni di euro.

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