ROMA - Un pizzico di rimpianto ma Eusebio Di Francesco vede comunque il bicchiere mezzo pieno dopo il ko di misura all'Olimpico contro la capolista Napoli. Un match che ha visto la sua squadra subire la personalità e il gioco dei partenopei nella prima parte, ma tornare poi con forza in partita in una ripresa giocata con determinazione e aggressività.
EPISODI SFORTUNATI - Di Francesco recrimina poi anche per l'infermeria piena (Schick e Karsdorp ad esempio non si sono ancora mai visti) e per qualche episodio poco fortunato: «Gli infortuni? Alcuni se li portavano dietro da prima e altri dalle nazionali, purtroppo ora si è fatto male anche Manolas che aveva già giocato con la Grecia e per lui temiamo un brutto stiramento. Aver poi già preso 4-5 pali in casa, altri due stasera, lascia un po’ dirammarico perché in questo periodo gli episodi non ci stanno girando a favore e in gare difficili come queste anche un dettaglio può essere decisivo».
Roma-Napoli 0-1: numeri e statistiche del match
I RIMPIANTI DI FAZIO E KOLAROV - Rammaricato per la sconfitta anche Fazio, reduce dalle fatiche con l'Argentina ed entrato nella ripresa dopo l'ifortunio di Manolas. UN impatto importante con il match quello del centrale ex Siviglia, che ha anche sfiorato il gol di testa quando Reina è volato per deviare la sua conclusione e mandare la palla sul palo: «Peccato per quell'azione ma nel secondo tempo credo che abbiamo giocato bene e c'è stata una reazione importante. Peccato, perché abbiamo avuto qualche occasione per pareggiare». Rimpianti anche nelle parole di Kolarov: «Dispiace perché comecontrol'Inter non meritavamo di perdere. Nel primo tempo loro hanno avuto tanto possesso palla e noi potevamo fare meglio anche se abbiamo concesso poco a un'avversaria forte, nella ripresa siamo cresciuti e meritavamo il pareggio. Come ho ritrovato la Serie A? A parte due o tre squadre che al momento non sono attrezzate per giocare questo campionato, per il resto resta un torneo difficile ed è difficile vedere vittorie con 6-7 gol come successo oggi al City che li ha segnati a una squadra di media classifica come lo Stoke». Kolarov indicapoi la via ai compagni: Al City con Guardiola giocavo spesso centrale e lui ci ripeteva che se uscivamo bene dalla difesa poi le qualità dei nostri attaccanti sarebbero venute fuori. Un discorso che vale anche per noi».