RECORD - Continua Totti: «Segnare in Champions League è sempre un'emozione diversa rispetto alle altre partite. É una competizione nella quale cerchi di arrivare il più lontano possibile. Ti dà una visibilità enorme. È un torneo diverso da tutti gli altri. È bello giocare, è bello partecipare, è bello anche vincere. Poi, avendo fatto anche gol, è stata una gratificazione in più». Contro il Cska il gol come più "vecchio" della competizione: «In quel momento pensavo solamente al freddo. Faceva abbastanza freddo a Mosca (ride, ndr). Andando avanti col girone avevi più possibilità di fare gol e di aumentare i giorni e tutto quello che veniva. Quando poi hai una posizione dal limite dell'area, però, devi concentrarti e calciarla nel migliore dei modi come è successo in quel frangente. La parola "vecchio" non mi piace tanto, però mi lusinga, ma spero che presto arrivi un altro "vecchio", in modo che non si parli più di Totti ma di un altro giocatore. Io sono contento di ciò che ho fatto, ma spero che presto qualche altro giocatore possa superare questo record».
FEDELTA' - Totti non si pente delle sue scelte, come ha sempre ribadito anche in passato. L'amore per la Roma è stato più forte di qualsiasi cosa: «L'ho dimostrato rimanendo per sempre in questa squadra, in questa città, indossando un'unica maglia. È stato sempre il mio sogno e fortunatamente sono riuscito a realizzarlo. Cercherò sempre di dare qualcosa in più di quello che potessi dare. Fortunatamente non ho nessun rimpianto se non quello di non aver vinto tantissimo. Però quello che ho vinto è importante e ne sono fiero».