Ünder: «Convinto da Monchi e Di Francesco. Totti? Non ci credevo...»

Il talento turco della Roma racconta agli inglesi del Guardian l'incontro con l'ex capitano: «Mi sentivo come un tifoso che incontra il suo idolo»
9° posto (48° in Europa) - Cengiz Ünder (Roma) - 21,3 milioni© LaPresse
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ROMA - "Non avevo idea di quello che stesse dicendo ma non importava. Ancora oggi non posso crederci, è una leggenda, un esempio. Avere Totti a darmi il benvenuto nel mio primo giorno alla Roma è difficile anche da spiegare". A parlare, in un'intervista al "Guardian", e' Cengiz Ünder, 20enne esterno turco arrivato l'estate scorsa ai giallorossi dal Basaksehir. Strappato alla concorrenza di altri grandi club, fra cui anche il Manchester City, Under è stato accolto a Trigoria da Totti in persona e "mi sentivo come un tifoso che incontra il suo idolo, gli ho anche chiesto di fare una foto insieme. Totti rappresenta qualcosa di più del calcio, il suo nome è sinonimo di Roma". 

L'IMPATTO CON ROMA - Qualche ora più tardi, Under ha avuto modo di parlare di nuovo con Totti ma stavolta con l'aiuto di un traduttore. "Gli ho detto che avrei voluto essere amato dai tifosi come è successo con lui e allora mi ha detto: 'ho fiducia in te altrimenti non saresti qui'". Per Under l'impatto con Roma e con l'Italia non e' stato facile, "andare all'estero è un vero shock dal punto di vista culturale, per la prima volta mi sono sentito davvero solo", ma non ha mai dubitato della sua scelta.

MONCHI E UN INEDITO DI FRANCESCO - "Mi ha convinto Monchi, mi ha spiegato che c'erano in corso grandi cambiamenti, mi ha messo in chiaro che mi voleva per la prima squadra, non come un prospetto futuro.Sapeva cosa dire e come, mi ha spiegato il progetto nei dettagli, mi ha detto che la Roma non ha paura di lanciare i giovani e che il mister ha il coraggio di dare loro una chance". E decisivo nella sua scelta è stato anche Di Francesco. "Anche lui ha avuto un ruolo importante nel convincermi a venire alla Roma - conferma Under - Sono sempre stato interessato al lato tattico del calcio e il mister si prende sempre del tempo in più per spiegarmi cosa si aspetta da me nel dettaglio. E' un allenatore molto intelligente e si assicura di trasmettere le sue idee ai giocatori. Si dice che il calcio italiano sia difensivo ma a lui piace un calcio d'attacco. Ma chiede anche disciplina. Il modo in cui prepara le partite è qualcosa per me di mai visto". Ma Di Francesco non è soltanto un allenatore metodico.

Il giovane turco lo descrive come "un personaggio frizzante, ama raccontare barzellette, intrattiene in modo divertente la squadra durante i pasti, non capisco tutto quello che dice ma vedo quanto sia coinvolto da come agita le braccia". (in collaborazione con Italpress)


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