Roma, Di Francesco: «Schick giocherà sicuramente dall'inizio»

L'allenatore giallorosso invita i suoi giocatori ad essere più concreti: «Dobbiamo avere la cattiveria agonistica che ha avuto la Juventus con noi nei primi 60 minuti»
Roma, Di Francesco: «Schick giocherà sicuramente dall'inizio»© LaPresse
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ROMA - «Giocano Schick e altri 10 giocatori». Eusebio Di Francesco archivio con questa frase l'errore contro la Juventus: l'attaccante ceco sarà titolare nella gara contro il Sassuolo. L'allenatore giallorosso spiega qual è la chiave per dimenticare il match dello Stadium: «Patrik deve avere la forza per superare quel gol sbagliato, è il giocatore a cui adesso devo stare più vicino. E' un patrimonio della società, ha qualità ma non è ancora un grande campione. Deve migliorare soprattutto dal punto di vista psicologico. Non deve passare assolutamente il concetto che abbiamo perso a Torino per colpa del suo errore».

IL BILANCIO - L'ultima gara del 2017 è sinonimo di bilanci: «Abbiamo fatto qualcosa di straordinario in Champions, in Serie A siamo in linea per essere competitivi e dare fastidio a quelle davanti. Per ripartire dobbiamo vincere. Siamo cresciuti tanto, ci manca qualcosa per essere competitivi sotto tutti i punti di vista. Questo deve servirci come sprone per esprimerci con maggiore continuità all'interno della gara. Per vincere dobbiamo imparare dagli altri, dobbiamo avere la cattiveria agonistica degli altri, per esempio quella che ha avuto la Juventus con noi nei primi 60 minuti».

MODULO - Di Francesco non sta pensando di passare al 4-2-3-1: «Il sistema di gioco è determinato dalle caratteristiche dei giocatori. A Torino ho messo in campo un 4-2-4 quando è entrato Schick. Non possiamo cambiare filosofia per due partite perse: posso utilizzare il 4-3-3 o il 4-2-4, mentre il 4-2-3-1 non mi piace moltissimo. Dobbiamo mettere in campo concretezza, abbiamo difficoltà nel fare gol non nel creare. Lo abbiamo dimostrato contro la Juventus e il Torino. Il risultato cambia i giudizi, noi dobbiamo rispondere sul campo.Mi auguro di creare meno ma di fare più gol. Dzeko? Se rimane a 8,9 e 10 gol non possiamo ambire a grandi traguardi. Non ho la bacchetta magica, devo essere io a stimolare i giocatori in quella direzione: dobbiamo credere un po' di più in quello che facciamo e nelle possibilità di un compagno nel dare a un altro una palla per fare gol».

A GARA DELL'EX - Di Francesco non nasconde l'emozione nell'affrontare il suo passato: «Non ho mai fatto elicotteri o lettere per ringraziare l'ambiente. Ho ancora i brividi addosso, è un amore veramente grande, è stato un percorso bellissimo. Leggo le interviste e mi emoziono ancora. La gente si ricorda solo la Serie A ma io mi ricordo anche la vittoria in Serie B. Vorrei ringraziare tutti, a partire dai magazzinieri. Gli ex Pellegrini e Defrel? Lorenzo è un '96 e sta giocando tanto.E' un giocatore di prospettiva a livello nazionale. Sono molto contento di lui,  è il terzo anno che lo alleno. Ha sempre maggiore personalità, è uno dei titolari. Gregoire è stato sfortunato, non è riuscito ancora a fare gol e settimana scorsa ha preso una botta che non ha ancora smaltito completamente. Non sarà convocato». 


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