Roma, Perotti: «Semifinale? Una delle gioie più grandi della mia vita»

L'argentino racconta come ha vissuto da fuori la sfida contro il Barcellona: «Che invidia per quelli che hanno giocato»
Roma, Perotti: «Semifinale? Una delle gioie più grandi della mia vita»© Getty Images
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ROMA - L'infortunio l'ha privato di una partita storica, ma la felicità di Diego Perotti non è inferiore a quella di chi ha ribaltato il Barcellona di Leo Messi nella serata magica dell'Olimpico. «È una delle gioie più forti che io abbia mai sentito in vita mia, soprattutto per come è arrivata - ha dichiarato l'attaccante argentino nel Match Program della Roma -. Non solo per il traguardo che hanno raggiunto i ragazzi, l’aver ribaltato il risultato con il Barça, ma anche per le gare giocate prima contro Chelsea, Atletico Madrid, e Shakhtar. Fino ad ora abbiamo fatto una Champions molto positiva, non abbiamo preso gol in casa contro squadre fortissime. È un momento da sfruttare, vivendolo con responsabilità, è una roba pazzesca».

L'INVIDIA - Non è stato semplice assistere alla gara dalla tribuna: «Per me è stata una della peggiori cose che mi potessero capitare. Da una parte è stata una sensazione bellissima sapere che avrò la fortuna di giocare la semifinale di Champions, ma dall’altra non essere stato in campo è stato bruttissimo. La mia sensazione però è molto diversa da quella di chi ha giocato o chi era seduto in panchina. E non solo per la partita in sé; anche il giorno prima, quando sono andato a dormire, non ero così nervoso, perché sapevo che il giorno dopo non avrei giocato, non dovevo affrontare questa partita. Da una parte sono molto contento e dall’altra ho una invidia, una invidia sana, per quelli che hanno giocato, mi sarebbe piaciuto tanto stare nella loro pelle almeno per qualche momento».

PEROTTI - Il cambio di modulo è stato determinante: con la difesa a 3 i giallorossi hanno annullato l'arsenale offensivo dei catalani: «Il cambio credo abbia aiutato, ma come ha detto il mister in conferenza se la Roma avesse preso 4 gol, il modulo sarebbe stato una follia e il mister un tecnico che non capisce nulla di calcio. Purtroppo quello che conta è il risultato: per fortuna abbiamo giocato bene, abbiamo fatto tre gol e ribaltato la partita. È stata importante la disponibilità del mister di cambiare e dei ragazzi in due/tre giorni di capire come giocare. Speriamo con il 3-4-3 o il 4-3-3 di giocare sempre così come contro il Barcellona».

TESTA AL DERBY - All'orizzonte c'è un derby con la Lazio che Perotti non dovrebbe giocare, sempre a causa del problema al polpaccio: «E' la partita più importante della stagione in campionato. Non solo per quello che significa il derby ma anche perché ci arriviamo a pari punti e dopo la vittoria dell’andata vogliamo allontanarli almeno tre punti. Non dobbiamo commettere l’errore di pensare che abbiamo fatto qualcosa di importante. Già è successo quando abbiamo vinto con il Qarabag e siamo passati per primi nel girone; abbiamo avuto un calo di risultati e di prestazioni pazzesco. Non ce lo possiamo permettere, poi oggi non ci sarebbe più il tempo per ribaltare la situazione. Siamo tutti vicini in pochi punti con Inter, Lazio, il Milan… Quindi dobbiamo subito cambiare chip, dobbiamo portare quella gioia, l’energia che ci ha dato battere il Barcellona e metterla in campo contro la Lazio».

GLI OBIETTIVI - Perotti rifugge l'idea di dover scegliere tra un gran finale in campionato e raggiungere la finale di Kiev del 26 maggio: «Il mio obiettivo e quello dei miei compagni è arrivare fino in fondo in Champions e in campionato. Quando arrivi alla semifinale di Champions non ti puoi fermare. Adesso ogni squadra è forte, ma abbiamo dimostrato che ce la possiamo giocare con qualsiasi avversario. Ora che sono arrivato fino a qui la voglio vincere, come ho detto vincere uno scudetto deve essere bello ma vincere la Champions qui a Roma può essere qualcosa di pazzesco. Non conosco neppure un aggettivo per spiegare quello che può essere, al solo pensiero mi vengono i brividi. Dobbiamo anche finire bene il campionato per giocare la Champions anche il prossimo anno. Ora che siamo in semifinale me la voglio giocare tutta: campionato, derby e Champions».


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