De Rossi: «Il gap con la Juventus? Il mercato incide…»

Il capitano della Roma commenta la stagione della squadra: «I bianconeri hanno un arsenale mostruoso. Noi possiamo essere orgogliosi, la società sta lavorando bene»
De Rossi 2017/2018© LAPRESSE
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ROMA - «È una stagione che può renderci solo orgogliosi. Abbiamo fatto qualcosina in più di quello che ci aspettavamo in Champions, e abbiamo anche un pizzico di rammarico, e abbiamo fatto più di qualcosina di meno in campionato, che rimane l'obiettivo più alla nostra portata». È l'analisi di Daniele De Rossi, ospite a Sky Sport. «Il gap dalla Juve? Il mercato c'entra - sottolinea il capitano giallorosso - Qui a Roma se ne parla tutto l'anno, si tende anche a dare la colpa a quelli che sono arrivati che invece vanno aspettati. La Juve ha una potenza economica che si può permettere qualche pecca dal punto di vista del gioco, qualche infortunato: oggi a 20' dalla fine è entrato Douglas Costa. Hanno un arsenale mostruoso e noi non dobbiamo sbagliare niente, rafforzando anche una squadra che è già forte».

DIFRA, IL NAPOLI E LO SPOGLIATOIO - «Le voci di mercato a gennaio? C'è stato un calo ma non è il primo anno che caliamo in quel periodo. È una città che vive di voci, anche se quelle erano più di voci... Sarebbe riduttivo dire che abbiamo perso partite perché c'erano delle voci. Le abbiamo perse perché dobbiamo migliorare – ha continuato De Rossi -. E ci hanno fatto migliorare, anche per l'anno prossimo. Mentalità più europea? Un altro degli handicap di quest'anno è che è arrivato un allenatore nuovo e che si è dimostrato più che bravo ma ci vuole tempo per capire cosa vuole da noi e per fargli capire cosa noi possiamo dare. Non siamo meno forti del Napoli ma non giochiamo bene quanto loro. L'anno prossimo possiamo accorciarlo questo gap. La società sta facendo dei passi in avanti. Stiamo crescendo e noi nello spogliatoio la stiamo vivendo in maniera migliore. Vedi gente che sta bene. Ci manca quello che hanno loro: il martellare domenica dopo domenica squadre inferiori a noi. La Juve, ad esempio, contro l'Inter era irriconoscibile eppure ha vinto. Noi questo dobbiamo riuscire a fare».

in collaborazione con Italpress


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