Roma, ora sei al bivio

Due acquisti per raggiungere il quarto posto. Il piano industriale non cambia: Champions indispensabile. Di Francesco non colpevole, ma l’Inter può metterlo nei guai
Roma, ora sei al bivio
Roberto Maida
2 min

ROMA - Champions e plusvalenze, possibilmente non in quest’ordine. La Roma ha disegnato da 7 anni il suo progetto industriale senza mai fingere di essere qualcosa di diverso: finché non avrà lo stadio di proprietà, risultato ancora piuttosto lontano, dovrà giocare con l’import/export per mantenere uno standard elevato di competitività. Con un circolo virtuoso che facilmente diventa vizioso: se entri tra le prime quattro in campionato, vendi per finanziare i tuoi acquisti; se non fai la Champions, vendi per non sprofondare.

NECESSITÀ - Non saranno dunque i fischi e gli insulti dell’Olimpico, vivace nella protesta a margine della sconfitta contro il Real Madrid, a modificare la politica volutamente spregiudicata di James Pallotta, valorizzatore di professione, abituato a muovere i soldi con disinvoltura in cerca di investimenti redditizi. Aveva assicurato che entro cinque anni dal suo ingresso la Roma avrebbe vinto, come era successo ai suoi Boston Celtics nell’Nba. Non è accaduto: le stagioni trascorse in suo possesso sono già state sette e l’ottava non promette bene.

LE MOSSE - Nell’immediato, la proprietà non ritiene Di Francesco il principale responsabile della crisi di risultati (6 sconfitte su 18 tra Serie A e Champions, 12 punti in meno in campionato rispetto allo scorso anno, secondo posto in Europa invece del primo) e si rende conto che la rosa è lacunosa. Per questo Monchi, che difende l’allenatore e proverà a convincere a oltranza il padrone a non esonerarlo, pur sapendo che l’incrocio di domenica contro l’Inter di Spalletti può capovolgere le percezioni, a gennaio prenderà un paio di giocatori: un centrocampista difensivo, un mastino alla Herrera (o Samassékou) o magari un talento come Rabiot, e forse un difensore centrale, in considerazione del tunnel di negatività in cui si è cacciato Fazio.

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