Roma, Perotti: «Qui sto bene, l'obiettivo è la Champions»

L'argentino ha le idee chiare: «Ho un contratto fino al 2021. Stagione? Non è un anno positivo, ma siamo agli ottavi e lotteremo per questo»
Roma, Perotti: «Qui sto bene, l'obiettivo è la Champions»© LAPRESSE
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ROMA - In un momento così avere il miglior Perotti non sarebbe male. Farebbe comodo a Di Francesco, farebbe comodo alla Roma. 'El Monito' pian piano sta tornando, l'infortunio al polpaccio è superato e i 13 minuti giocati contro l'Inter il 2 dicembre l'hanno riportato sul campo. Il tempo per riprendersi un posto da titolare c'è, gli obiettivi futuri di Perotti sono chiari: «Ho un contratto fino al 2021, alla Roma sto bene – ha detto ad 'Ataque Futbolero' -, ci siamo qualificati per gli ottavi di Champions League, la mia famiglia si trova bene e voglio rispettare il contratto». Poi sul campionato: «La classifica non è buona, siamo lontani dalla Juventus e dal Napoli. Sarà importante entrare in Champions, sia a livello economico per il club, che per noi giocatori. Non è la stessa cosa giocare l’Europa League o la Champions. Dobbiamo continuare a migliorare, non è un anno positivo se lo paragoniamo agli altri, ma siamo agli ottavi e lotteremo per questo».

ATTRAZIONE BOCA - Fino al 2021 alla Roma, s'è capito, ma poi chi sa. In Argentina c'è un amico che potrebbe convincerlo a partire e lasciare l'Italia, è Nicolas Burdisso, nuovo direttore sportivo del Boca Juniors, club in cui Perotti ha giocato nel 2014: «È una persona seria, onesta e sincera, uno dei pochi che c’è nel calcio. Non ho dubbi che avrà successo. Ho avuto la fortuna di stare con lui un anno e mezzo (al Genoa ndr), è stato un capitano e un compagno tra i migliori che il calcio mi potesse dare. È stato tra quelli che mi ha aiutato di più nei momenti difficili. Mi ha insegnato tantissimo, gli sarò grato eternamente».

SUPERCLASICO - In chiusura, l'esterno giallorosso si è espresso anche sulla finale tra Boca Juniors e River Plate«Sarebbe stata un finale triste, ma avrei assegnato la coppa al Boca. Quello che la Conmebol ha fatto è stato una vergogna. Anche quello che è successo è stato vergognoso, ma purtroppo è successo. Giusto che ci sia passione e ansia, ma non questo livello di violenza. Non mi aspettavo vincesse il River, credevo che il Boca riuscisse a sfruttare la spinta psicologica. È il bello del calcio».


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