Florenzi: «Roma-Barcellona difficile da dimenticare»

Il terzino ha ripercorso l'annata della sua squadra: «Con De Rossi in campo è come giocare in dodici uomini. Il ritiro? E' servito per rendere il gruppo ancora più forte»
Florenzi: «Roma-Barcellona difficile da dimenticare»© LAPRESSE
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ROMA - Un'annata raccontata da un romanista vero, in campo e fuori. Alessandro Florenzi si è seduto di fronte alle telecamere di Roma Tv e ha riassunto in pochi minuti un 2018 in chiaroscuro per la sua Roma. «Ricordo la partita contro lo Shakhtar, una sfida importante per noi, dovevamo per forza vincere dopo la sconfitta dell’andata. Edin segnò un grande gol su assist di Strootman. Siamo tornati in un posto dove non eravamo da tempo, a Roma non si va spesso ai quarti di Champions League».

Il terzino ha poi commentato la foto di Manolas in estasi dopo il gol al Barcellona: «E' la foto della stagione dell’anno scorso, non tralasciando quello che hanno fatto Daniele e Edin perché senza di loro non ci saremmo trovati sul 2-0. Quello che ha fatto Kostas rimarrà nella storia, è stata una partita che difficilmente scorderemo e difficilmente scorderà Roma. Ci credevamo perché avevamo visto quello che avevamo fatto a Barcellona. Ci aveva detto male in qualche occasione, trascinati dall’affetto del pubblico abbiamo fatto qualcosa di straordinario».

Sempre a proposito di De Rossi, Florenzi ne tesse le lodi: «Daniele come me vorrebbe vincere qualcosa qui e anche Roma-Barça non era una vittoria per noi era come se lo fosse. E per quello che poteva rappresentare per i tifosi. L’ultima semifinale era nel 1984, abbiamo pensato di essere entrati nella storia del club facendo qualcosa di incredibile. Non è stata una vittoria ma è come se lo fosse stata per i romani e i romanisti. Giocare con De Rossi al fianco è come avere un uomo in più in campo. E' un tipo di calciatore che tutti gli allenatori vorrebbero: è sempre in difesa quando serve ma poi è pronto a far ripartire la squadra un attimo dopo. Speriamo torni presto perché abbiamo bisogno di lui».

Su Salah Florenzi ha le idee chiare: «E' un attaccante fortissimo, ci ha fatto male in quella serata ad Anfield. Siamo riusciti a renderla solo meno amara nel finale, per poi nel ritorno avere l’amarezza e dire ‘se facevamo meno peggio forse potevamo ambire a qualcosa di importante’. Siamo stati fuori dai binari per tre quarti della partita, loro ci hanno ammazzato dal punto di vista dell’aggressività e del gioco di squadra, poi negli ultimi 20′ siamo riusciti a risalire. Della semifinale di ritorno all'Olimpico ricordo i momenti prima. L’immagine che ho anche sul mio telefonino dei tifosi all’arrivo allo stadio li porterò sempre con me, spingendoci a fare una grande partita che abbiamo vinto 4-2». 

Anche su Di Francesco le parole sono solo di stima: «Il mister ci ha dato un'impronta ben precisa. L'abbiamo leggermente cambiata quest'anno, ma la sua filosofia di gioco ci ha portato a fare grandi partite e speriamo di poterne fare tante altre nei prossimi tempi».

Le difficoltà di Pastore, secondo Florenzi, sono solo momentanee: «Javier è un giocatore importante per noi, si sta ambientando benissimo e sono sicuro che fra poco vedremo il Flaco che ci può dare una grande mano e far fare il salto di qualità. Bologna-Roma? E' stato il punto più basso di questa stagione, un 2-0 dove praticamente non siamo scesi in campo e dove poi sono partiti dei risultati negativi. Cerchiamo di non fare più queste figure perché non è da noi. Siamo la Roma e dobbiamo dimostrarlo partita dopo partita senza cadere così in basso. La corsa alla Champions? La Lazio è una squadra molto affiatata, è rimasta quella dell'anno scorso e quindi sono un gruppo ben assortito. Poi c'è il Milan e le squadre che possono fare l'exploit come la Sampdoria. Sarà difficile, ma il nostro obiettivo è risaputo: dovremo centrarlo».


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