Roma umiliata, Carlo Verdone: «Tirerei una sedia in testa a qualcuno»

Dopo il tracollo dei giallorossi anche il tifoso vip non riesce a trattenere la delusione: «La squadra è bipolare. Bisogna cambiare qualcosa»
Roma umiliata, Carlo Verdone: «Tirerei una sedia in testa a qualcuno»© LaPresse
3 min
TagsRoma

ROMA -  Lui, che di solito fa ridere, avrebbe voglia di piangere. Anzi, di più, «vorrei solo prendere una sedia e tirarla in testa a qualcuno». Carlo Verdone fa parte del folto gruppo dei tifosi della Roma fuori di sè per l'ennesima figuraccia rimediata (ieri a Firenze è finita 7-1 per la Viola) e a "Un Giorno da Pecora" non nasconde il suo sgomento: «La Roma è la squadra dei treni persi - dice al programma di Rai Radio1 - Al terzo gol ho iniziato a vedere la partita con estremo distacco, ho iniziato a chattare con qualche collega romanista. Al 7/o gol mi sono alzato a sono andato a cena, ero a casa di amici. Ma c'era chi, come Enrico Vanzina, al quarto gol si è alzato, è uscito, ha preso la macchina e se ne è andato via, non ci ha nemmeno salutato». Come spiega questa debacle clamorosa? «Voglio bene a Di Francesco ma non riesce a formare il gruppo, la squadra non può esser così bipolare - ha aggiunto l'attore regista - ti lascia a bocca aperta per poi esser assente la partita successiva. C'è una spaccatura nello spogliatoio, è evidente, solo un cretino direbbe di no. E probabilmente è tra giocatori giovani e più anziani».

SCELTE SBAGLIATE - Va cambiato l'allenatore? «Qualcosa va cambiato ma non devo esser io a dirlo. Ma le colpe partono da lontano: quando si fanno acquisti tipo Pastore o Nzonzi, che non si sa chi sia, oppure Marcano, altro giocatore normalissimo. E poi Coric e Bianda, ma chi abbiamo preso? Se facciamo una formazione coi giocatori che abbiamo venduto esce fuori una delle prime tre squadre del mondo». E' colpa di Pallotta? «Se non si sbrigano a dargli un ok per lo stadio, Pallotta sarà sempre così: penserà alle plusvalenze. Spero - ha concluso Verdone - che si decida un'area dove fare questo stadio e si faccia, cosi almeno questo presidente avrà una motivazione in più». Se si cambiasse l'allenatore, come vedrebbe Paulo Sousa? «E' una persona seria ma io non voglio andare contro a Di Francesco. Però col Milan bisogna fare una bella partita, anche se quelli hanno Piatek...».


© RIPRODUZIONE RISERVATA