Roma, De Rossi difende Kolarov: «Fratello mio»

Chiaro il messaggio ai tifosi giallorossi: dopo i fischi e le scritte sotto la casa del serbo, il capitano si è schierato con il compagno sui social
Roma, De Rossi difende Kolarov: «Fratello mio»
Roberto Maida
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ROMA - I fischi, di questi tempi, sono un rumore diffuso a Trigoria e dintorni. La popolarità della proprietà e della società di As Roma sono ai minimi termini, come testimonia la protesta di domenica scorsa inscenata all’Olimpico dai gruppi organizzati della Curva Sud. Ma anche Di Francesco e la squadra non sono stati salvati dal tribunale popolare, in occasione della partita contro il Milan. In particolare sotto accusa ci sono Florenzi e Kolarov. Di Florenzi parliamo a parte, raccontando un malumore che parte da lontano. Per quanto riguarda Kolarov invece è stato il capitano, Daniele De Rossi, a intervenire con una semplice manifestazione di solidarietà: quando il compagno, che per inciso ha lo stesso procuratore, ha pubblicato una foto da duro su Instagram, De Rossi ha risposto con un cuore e due parole, «Fratello mio», che valgono più di una difesa d’ufficio.

VIGORE - De Rossi si è esposto con coraggio, inviando indirettamente un messaggio alla tifoseria, sapendo che il suo gesto può servire alla Roma a ritrovare armonia. Non dev’essere semplice per un calciatore, ancorché molto esperto, giocare con la pressione della contestazione addosso. Del resto Kolarov in più occasioni si è trovato in disaccordo, diciamo così, con il popolo dello stadio. A caldo gli è capitato, sia in campo che fuori, di rispondere a tono a qualcuno che gli rivolgeva epiteti non carini. E in conferenza stampa, senza mezzi termini, Kolarov ha sottolineato la scarsa competenza dei tifosi in materia calcistica. (...)

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