Voeller: “Mourinho è il nuovo Liedholm. Roma, puoi sognare”

L’ex attaccante giallorosso tra i miti di ieri e il futuro: “Abraham non deve mai smettere di avere fiducia, Dybala magnifico. Bisogna puntare alla Champions”
Voeller: “Mourinho è il nuovo Liedholm. Roma, puoi sognare”© Bartoletti
Jacopo Aliprandi
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ROMA - Vola, tedesco vola. E Rudi Voeller ha deciso di atterrare nella sua Roma, quella che da sempre considera come una seconda casa grazie anche alla moglie conosciuta nella capitale. L’ex attaccante è sbarcato tre giorni fa dopo aver seguito il Bayer Leverkusen in Champions, lui che fa ancora parte del board esecutivo del club: «Ma adesso sono molto meno stressato (ride, ndr)». Mai dimenticato dai tifosi romanisti, così al Goethe-Institut dove ieri è stata inaugurata la settimana tedesca in Italia promossa dall’ambasciata di Germania, Voeller per oltre mezz’ora si è concesso ai tifosi e agli ospiti della serata.

Le piace questa Roma?
«Assolutamente, e non smetto di tifarla. La vittoria con l’Inter è stata entusiasmante per i tifosi e ha riportato la squadra in una buona posizione in classifica. Ha ottime possibilità di arrivare almeno in Champions. Il bello del calcio italiano è che in questo momento non c’è un Bayern Monaco che è superiore a tutte le altre, qui ci sono cinque-sei squadre che possono giocarsi lo scudetto. La Roma adesso deve puntare al quarto posto, poi una volta che si è stabilizzata e ha trovato il suo equilibrio potrà pensare anche a obiettivi ancor più importanti».

È una Roma trascinata da Dybala.
«È uno degli acquisti più importanti nella storia della Roma. I tifosi aspettavano un grande colpo ed è arrivato lui. Magnifico. E sta rispettando le aspettative, spero possa continuare così e non avere problemi fisici. Quelli che hanno spinto la Juventus a lasciarlo andare. Se Paulo sta bene fisicamente può essere devastante con quel mancino eccezionale».



Abraham sta faticando a trovare il gol. Cosa le consiglierebbe?
«Deve credere in se stesso. Non smettere mai di avere fiducia nelle sue capacità perché questi momenti capitano a tutti gli attaccanti, anche quelli più forti. Poi arriva il match in cui segni una tripletta e cambia tutto, soprattutto nella testa. L’importante è rimanere sempre concentrato sui compiti e i doveri: anche se non segna, Abraham deve continuare a lavorare per la squadra, dare tutto in campo».

Sa che oggi (ieri) è il centesimo anniversario dalla nascita ti Liedholm?
«Non lo sapevo, e sono ancor più contento di parlare di lui. Un allenatore eccezionale e una persona meravigliosa, di cui ti innamoravi immediatamente. Il Barone era sempre di buon umore, amava i suoi calciatori e li metteva sempre davanti a tutto. E loro gli volevano un gran bene».

Quella Roma aveva il Barone, questa invece lo Special One.
«Mourinho per la Roma è il Liedholm di questo tempo, di questo calcio. Si avvicina molto allo stile del Barone, ma anche al suo carattere. Di ghiaccio all’esterno, ma solare con i suoi giocatori. Pronto a tutto per difenderli e per terminare il suo lavoro. Anche la sua passione per i tifosi romanisti è simile a quella di Liedholm. Mou è un grande del calcio, ha optato per questa nuova sfida ed è stato subito ripagato con un trofeo. Roma lo ama, e fa bene».


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