Abraham pensa a un ritorno in Premier? La strada è una sola

L’attaccante della Roma non vuole sbagliare il rush finale per attirare offerte dall’Inghilterra
Abraham pensa a un ritorno in Premier? La strada è una sola© Getty Images
Chiara Zucchelli
3 min

ROMA - Non vedeva l’ora di segnare per se stesso, per la Roma e anche per suo figlio Amari, poco più di un mese, che era all’Olimpico con la mamma. Magari, da grande, sarà papà Tammy Abraham a raccontargli di quando gli ha dedicato per la prima volta un gol, per adesso Amari si deve accontentare di mangiare e dormire, come tutti i neonati. È il padre a dover fare di più perché se da qui a fine stagione Abraham tornerà l’attaccante di un anno fa allora la Roma potrà davvero divertirsi. Lo stesso vale per Belotti: in campionato gli manca il gol, in Europa è andata meglio e anche lui si candida per un posto da titolare giovedì sera contro il Feyenoord. La sensazione, però, è che se il dolore alla spalla di Abraham continuerà a diminuire allora sarà l’inglese a partire dal primo minuto.

Fiducia

Con la speranza che la rete del 3-0 contro l’Udinese, inutile ai fini della vittoria ma fondamentale per lui, gli restituisca fiducia e serenità. Anche perché il 2023, a livello calcistico, non è stato un anno da ricordare: appena 4 gol in 22 partite. Poco, troppo poco, per un ragazzo che gioca sempre. In attesa di capire cosa accadrà a fine stagione, perché la Roma non può e non vuole permettersi due attaccanti centrali che faticano così tanto a vedere la porta, Abraham ha il dovere di fare meglio: lo deve a se stesso e a Mourinho, un allenatore che ha creduto in lui fin dal primo giorno e lo ha sempre difeso. A parole e con i fatti, visto che Tammy non ha mai davvero perso il posto. Anche perché le prestazioni di Belotti non hanno creato un vero ballottaggio.

La Premier

Non solo: se, come sembra, l’attaccante sta davvero pensando a un ritorno in Inghilterra, la strada per la Premier passa, inevitabilmente, dalle prestazioni con la Roma. Se arrivasse un’offerta importante per lui e importante per il club nessuno si strapperebbe i capelli, ma al momento è prematuro affrontare questi discorsi perché, da tempo, Abraham fatica ad essere quello dello scorso anno. Domenica, contro l’Udinese, c’è stato per il numero 9 giallorosso qualche fischio sia durante la lettura delle formazioni sia al momento dell’ingresso in campo. Poi, però, quando ha segnato sono arrivati solo applausi.

Testa giusta

La rete contro l’Udinese è stata la quarta di testa in campionato: solo Osimhen, con sette, ha fatto meglio in Serie A. Anche per questo Mourinho e il suo staff lo invitano a insistere di più: l’elevazione e la coordinazione sono sue armi importanti, se saprà sfruttarle anche giovedì la Roma avrà un vantaggio di rilievo contro il Feyenoord. Per Tammy sarà fondamentale avere la testa giusta: non solo come gesto tecnico, ma anche come atteggiamenti. L'impegno ce lo ha sempre messo, ma il nervosismo e l'insofferenza devono essere messi da parte. Perché avrà l'Olimpico dalla sua parte, i compagni accanto e Mourinho in panchina: un anno fa fu decisivo per portare la Roma in finale, deve solo ricordarsi come si fa.


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