Atalanta-Roma, le scelte di Mourinho: Dybala vuole giocare

Lorenzo Pellegrini fa 102 gare da capitano, mentre la Joya spera nel posto da titolare e cerca la sua diciassettesima rete
Atalanta-Roma, le scelte di Mourinho: Dybala vuole giocare© AS Roma via Getty Images
Jacopo Aliprandi
4 min

ROMA - Se è vero che non c’è due senza tre, allora Lorenzo Pellegrini è pronto a giocare un’altra grande partita dopo quelle strepitose contro l’Udinese e il Feyenoord. Un gol contro i friulani, un altro più un assist nella sfida al cardiopalma contro gli olandesi nella quale è stato assoluto protagonista entrando in tutte e quattro le reti giallorosse della partita. Pellegrini è rinato dopo una stagione di alti e bassi legati a una condizione fisica non perfetta, adesso è pronto anche a Bergamo a dire la sua per portare la Roma a fine stagione tra le quattro che entreranno in Champions League. Chi lo conosce ha ammesso che negli ultimi giorni lo ha visto rigenerato, sia per le sue prestazioni - quindi essersi scrollato di dosso l’errore dal dischetto al de Kuip - sia per la buona notizia ufficializzata qualche giorno fa, il terzo figlio in arrivo. È proprio vero che l’umore va a momenti e può cambiare di punto in bianco, inaspettatamente. Lorenzo ha ritrovato serenità grazie alla fiducia dei compagni, di Mourinho e della tifoseria. La Curva Sud lo ha sempre sostenuto, lo striscione esposto nella gara contro l’Udinese («Nel bene e nel male il capitano rimane tale») e l’abbraccio a fine Feyenoord lo hanno rigenerato, convinto quindi di non essere un problema per l’ambiente ma un capitano rispettato. E a proposito, stasera a Bergamo taglierà il traguardo delle 102 partite con la fascia al braccio, superando nella classifica all time Arcadio Venturi: «Sei un emblema di questo club e lo hai dimostrato più volte con il tuo atteggiamento», le parole dell’ex centrocampista in una lettera pubblicata dalla Roma.  

Carica Dybala

Pellegrini guiderà la squadra contro i bergamaschi, ma con lui vuole esserci anche Paulo Dybala che ha dato la sua disponibilità a scendere in campo dal primo minuto e vuole la sua diciassettesima rete stagionale. Si è allenato bene sia sabato sia ieri nella rifinitura e non teme ulteriori fastidi all’adduttore affaticato nella gara d’andata contro il Feyenoord. Anche al ritorno aveva sentito un problemino, poi passato col gol e l’entusiasmo della vittoria. Perché anche la testa in questi casi aiuta a superare gli infortuni, e Paulo in questo momento è al settimo cielo per avere l’opportunità di giocarsi una semifinale e vincere un trofeo europeo che ancora gli manca nel suo palmarès. Quindi vuole esserci sulla trequarti: deciderà Mou su puntare su di lui subito o a partita in corso (Solbakken scalpita), a supporto di Abraham. Un altro che ha beneficiato dalla sfida contro il Feyenoord, spinto dall’entusiasmo per la qualificazione e l’importante assist per la rete di El Shaarawy. Un gol in trasferta gli manca da gennaio: spera di farlo a Bergamo dove un anno fa è stato protagonista con una doppietta. El Shaarawy invece - se Dybala dovesse partire dal primo - si contenderà un posto da titolare sulla sinistra con Zalewski, con il possibile riposo di Spinazzola. Se il polacco dovesse vincere il ballottaggio, Celik giocherebbe a destra, con Matic (in diffida) e Cristante al centro. In difesa il terzetto inedito: senza Smalling (oltre a Wijnaldum a centrocampo), Mancini guiderà il reparto composto da Ibañez e Llorente. 


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