ROMA - Tutti a Monza, tutti uniti e concentrati sulla lotta alla Champions League. La Roma non si piange addosso, ha già messo alle spalle la sconfitta contro l’Atalanta e il pareggio amaro contro il Milan per focalizzare l’attenzione solamente alla sfida di questa sera contro gli uomini di Palladino. Una trasferta complicata, contro un avversario temibile e che è reduce da tre successi consecutivi, due dei quali contro Inter e Fiorentina. Insomma, non una trasferta agevole per Mourinho che è privo di tanti giocatori. Troppi. Per questo motivo lo Special One ieri ha deciso insieme al gruppo di organizzare una grande spedizione per Monza, quindi far salire sull’aereo diretto a Bergamo (da lì lo spostamento per la città brianzola) tutto il gruppo Roma. Da Smalling a Llorente, da Karsdorp a Belotti fino allo squalificato Matic: tutti hanno gradito l’idea del tecnico portoghese di partire insieme alla squadra, con l’obiettivo di fare quadrato, di stare vicino ai giocatori che scenderanno in campo con una formazione fortemente rivisitata rispetto a quella titolare e che ha portato il club al terzo posto (prima della sconfitta con l’Atalanta, e dell’inizio dei tanti infortuni) e alla semifinale di Europa League. Tutti uniti, un gruppo compatto e che da ormai quasi due anni si dà forza e si spalleggia per rialzarsi dopo i momenti complicati della stagione. Del resto non c’è un giocatore che almeno una volta non abbia detto «Questa squadra è una famiglia». Così come lo stesso Mourinho dopo la vittoria contro il Feyenoord ha ammesso: «I giocatori sono fantastici, ho un’empatia tremenda con tutti loro. Non posso dire che sono come José e Matilda, che amo tanto, però sono quasi dei figli». Questa Roma è una delle più unite nel suo recente passato, e il tecnico punta anche su questo per superare un momento delicatissimo legato alle assenze. Del resto, tra infortuni, giocatori in dubbio e squalificati, si potrebbe creare una seconda squadra.
Quanti assenti
Llorente, Smalling e Kumbulla in difesa, Karsdorp, Matic e Spinazzola (fastidio muscolare nella rifinitura) a centrocampo, Dybala e Wijnaldum alle spalle di Belotti. Nove undicesimi di una ottima formazione tra tribuna e panchina, ecco perché il pareggio/beffa di sabato sera contro il Milan va considerato un miracolo di Mourinho e un grande lavoro di sacrificio e determinazione di chi era in campo. Stesso spirito che servirà anche stasera contro il Monza. Molto probabilmente sia Dybala che Wijnaldum si accomoderanno in panchina, o per subentrare nella ripresa oppure per tornare direttamente nella sfida di sabato prossimo contro l’Inter.
Cristante a centrocampo