Le condizioni di Dybala: Mourinho ha deciso se partirà titolare o no

L'argentino ha giocato solo 47’ di media in campionato: metà tempo
Le condizioni di Dybala: Mourinho ha deciso se partirà titolare o no© AS Roma via Getty Images
Roberto Maida
3 min

In panchina. Con venti minuti, massimo mezz’ora nelle gambe. José Mourinho ha deciso dopo l’allenamento di ieri, in cui lo ha visto solo parzialmente in gruppo: Paulo Dybala non giocherà a Leverkusen. Non dall’inizio, almeno. La scelta è forzata, chiaramente, e non ha niente di tecnico o tattico. Ma nella situazione attuale ha una rilevanza strategica: in una semifinale da dentro/fuori, con la possibilità di prolungare fino ai supplementari e ai rigori il redde rationem, Mourinho preferisce utilizzare Dybala quando la sua classe potrà pesare di più, magari contro un avversario stanco. L’espediente ha funzionato meravigliosamente contro il Feyenoord: Dybala è entrato negli ultimi venti minuti e ha segnato all’89’ il gol che ha portato le squadre ai supplementari. La Roma e l’Olimpico ancora lo ringraziano per quella giocata magica estratta dal repertorio. Senza di lui non ci sarebbe stata una semifinale da vivere.

Dybala, una caviglia da gestire

In quel momento stava meglio di adesso perché aveva saltato pochi allenamenti e soprattutto aveva “solo” un fastidio muscolare. Oggi invece la caviglia lo frena, anche psicologicamente. Per proteggerla dai traumi, dopo essere stata colpita duramente da Palomino nel finale di Atalanta-Roma, Dybala corre in maniera scomposta e rischia costantemente di procurarsi un danno alla muscolatura. Da qui la necessità di dosarne l’impiego. Aver giocato uno spezzone di partita all’andata sicuramente non ha giovato, né a lui né alla squadra che era impegnata nella difesa di un risultato molto importante.

Il problema della condizione atletica

Il problema investe pure la condizione atletica. Nell’ultimo mese, dal primo infortunio riportato a Rotterdam, Dybala non ha mai fatto un allenamento completo. Ha giocato 60 minuti complessivi in Europa League e 45 in campionato in 34 giorni ma ovviamente non è mai stato al top e infatti non è mai partito titolare. Mourinho non lo ha convocato per la trasferta di Bologna, dopo averlo tenuto a riposo totale già contro Udinese, Milan e Monza, proprio con l’obiettivo di intensificare le terapie in vista di Leverkusen. Ma è il primo a sapere (domenica ha parlato di «grande dubbio») che Paulino può offrire solamente un contributo part-time.

Un magnifico problema

Anche quello serve alla Roma, per carità. Basti pensare che Dybala ha segnato 11 gol in campionato, uno in più di quanti ne aveva prodotti l’anno scorso con la Juventus, giocando decisamente meno: 1.658 minuti contro 2.072. Sono oltre quattro partite intere di differenza. In media Dybala ha potuto giocare solo 47 minuti a giornata, la metà esatta del campionato. È un magnifico problema da valutare in prospettiva. Per una squadra di vertice, degna di Mourinho e di Dybala, sarebbe opportuno ingaggiare un valido vice proprio in quel ruolo. Avere una Joya da esporre è meraviglioso, purché nel retrobottega non restino solo zirconi di scorta.


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