Serie A Torino, Mihajlovic: «Se non mi mandano via cambio tutto»

Il tecnico: «Quando i risultati non arrivano le società hanno in mano il destino degli allenatori. Anna Frank? Non conoscevo il diario, a scuola facevamo altri autori»
Serie A Torino, Mihajlovic: «Se non mi mandano via cambio tutto»© ANSA
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TORINO - Sinisa Mihajlovic si è presentato davanti alle telecamere di Mediaset Premium molto arrabbiato per il risultato di Fiorentina-Torino. La sua è una profonda riflessione sul suo lavoro nelle ultime 5 partite, in cui la squadra ha raccolto solo 2 punti: "Non si può sempre urlare - ha esordito con rassegnazione - A volte bisogna riflettere. i risultati non stanno arrivando e qualcosa si è inceppato. Bisogna cambiare qualcosa, anche nel mio atteggiamento. Pensavo di avere una squadra matura, invece non è così. Se avrò ancora tempo dovrò fare dei cambiamenti".

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POSSIBILITÀ DI ADDIO - Qualcuno considera in bilico Mihajlovic e il serbo non ha nascosto di sentirsi in discussione: "Quando non arrivano i risultati le società sono padrone del destino degli allenatori. Finché sarò il tecnico del Torino farò a modo mio, se mi mandano via pazienza. Se i risultati non arrivano il primo responsabile è l'allenatore. Tornerò a essere quello dell'anno scorso: si fa come dico io e basta, non ci sono le democrazie. Quello che ci manca non è dal punto di vista tattico, ma ci manca quel sano spirito Toro che stiamo perdendo. Bisogna tornare sui vecchi passi, dopo il derby non ho più visto il mio Torino". Chiusura sul caso antisemitismo che ha animato il dibattito - non solo sportivo - negli ultimi giorni. Mihajlovic nella conferenza stampa pre-Fiorentina aveva detto di non conoscere il famoso diario di Anna Frank e lo ha sostenuto nuovamente: "Non ho letto i giornali, in quel momento non mi ricordavo chi fosse Anna Frank. Io non conoscevo il diario e ho preferito non parlarne. Voi conoscete Ivo Andric? A scuola ci insegnavano altri autori, ma non vuol dire essere ignoranti. Vengo da un Paese diverso. Quello che conta è che sono contro ogni tipo di razzismo dato che lo subisco ogni domenica negli stadi".


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