Serie A Torino, Mihajlovic: «Mi aspetto una grande reazione»

Il tecnico: «Voglio undici giocatori assatanati pronti a vincere la partita per tornare in carreggiata»
Serie A Torino, Mihajlovic: «Mi aspetto una grande reazione»© ANSA
4 min

TORINO - "Quest'anno non avrei più voluto arrabbiarmi, perchè dovevamo passare ad una seconda fase in cui avremmo lavorato sui particolari, anche grazie agli innesti di giocatori d'esperienza. Tutto è partito così, poi dopo Verona gli ingranaggi si sono inceppati". Il tecnico del Torino, Sinisa Mihajlovic, fa il punto della situazione in casa granata alla vigilia della sfida con il Cagliari: "Ecco perchè dobbiamo tornare alla fase uno, in cui si mettono al primo posto gli aspetti morali e poi quelli tecnici. La rassegnazione non è nel dna del Torino. Non voglio fare processi pubblici: ho parlato con la squadra, mi prendo a mia volta le responsabilità e basta. Vi potrei raccontare le notti insonni che passo dopo una sconfitta: quando perdo sono arrabbiato, mi riguardo le partite e alla mattina vado a correre per scaricare. Io non pretendo dai giocatori più delle loro qualità, ma pretendo la mia stessa rabbia e questo non è più successo ultimamente".

TUTTO SUL TORINO

VERSO IL CAGLIARI - "Domani mi aspetto una grande reazione da quel punto di vista dalla squadra. Dal punto di vista tecnico non siamo mai stati dominati dagli avversari, ma ci è mancato qualcosa a livello mentale. Mi aspetto undici giocatori assatanati pronti a vincere la partita per tornare in carreggiata. Come allenatore guardo alla prestazione ed al risultato: quando hai la prima, hai fiducia per il futuro, ma domani conterà anche e soprattutto il punteggio finale. Perchè abbiamo avuto questo blackout? Perchè inconsciamente forse ci siamo convinti di essere più forti dello scorso anno: puoi anche essere più bravo tecnicamente ma se non metti in campo la giusta determinazione poi non vinci. La squadra si è sempre allenata bene ma a volte alla domenica non ha dato quello che avrebbe dovuto a livello di spirito e di rabbia, soprattutto se confrontato rispetto allo scorso anno. Ho passato la settimana rimuginando, guardandomi le partite e pensando a dove intervenire per migliorare: non ho mai smesso di avere fiducia nella squadra e credo che possiamo rialzarci, i nostri obiettivi non cambiano".

PROBABILI FORMAZIONI

LE SCELTE - "Sicuramente domani cambieremo qualcosa: alcuni giocatori non partiranno più nell'undici titolare ma non sono bocciature bensì scelte. Tutti coloro che sono disponibili possono tornarci utili, quindi devono farsi trovare pronti".
 
LA FIDUCIA - "La fiducia della Società fa piacere, mi rende ancora più forte, però non è uno stimolo in più, io non ho bisogno di stimoli supplementari perchè li ho già di mio: quando hai la coscienza a posto, il resto non spaventa. Conosco i rischi del mio mestiere, che è legato ai risultati. So che siamo nella parte destra della classifica ma so anche che con due-tre risultati positivi potremo ritornare a ridosso del sesto posto, che non è assolutamente lontano. Da trent'anni sono nel calcio e molte volte mi sono trovato in situazioni simili: sono concentrato sulla partita contro il Cagliari, che sto preparando con la massima serietà, poi sarà il risultato a dire il resto. Sono uno che nel rischio si esalta e non ho alcuna intenzione di mollare".

I SINGOLI - "Belotti? Abbiamo un ultimo allenamento oggi che ci permetterà di decidere. Una risposta definitiva sarà data solo domani mattina, perchè non vogliamo rischiare nessuno. Obi ed Ansaldi hanno lavorato ieri in parte col gruppo, ma molto dipenderà anche in questo caso dalle garanzie che mi daranno da questo momento alla partita. Sarà una gara difficile, ma non voglio che ci siano ricadute. Niang sa che non è nella sua migliore versione, ma siamo certi che non sono soldi spesi male. La formazione di domani? Non so ancora quale schieramento sceglierò e ho ancora tutto domani per valutare".


© RIPRODUZIONE RISERVATA