Mazzarri: «Giocatori frastornati ma con il Torino c'è già feeling»

Il presidente Cairo non nasconde la sua felicità: «Pensavo a Walter dal 2007, è un sogno che si realizza»
Mazzarri: «Giocatori frastornati ma con il Torino c'è già feeling»© LaPresse
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TORINO - Walter Mazzarri torna dopo più di 3 anni in Serie A e nella conferenza stampa di presentazione non nasconde la sua emozione. «Si è subito creato un grande feeling quando mi hanno chiamato i dirigenti del Torino - spiega il sostituto di Mihajlovic -. Io credo molto nei rapporti, per me è importante palpare le persone. Entrare al Filadelfia mi ha fatto venire la pelle d'oca. Io ho bisogno di stimoli, devo sentire la causa, sono davvero carico ed emozionato. Se ho scelto di rientrare in Italia è perché penso che questo ambiente sia ideale per me. Penso di poter fare bene, non faccio proclami, mi piace fare fatti, non parole». 

GIOCATORI FRASTORNATI - Mazzarri ha parlato della reazione dei giocatori all'esonero dell'allenatore serbo: «Io vorrei sempre partire ad allenare da giugno, mi dispiace sostituire un collega. I giocatori sono frastornati perché erano legati a Sinisa, è normale che sia così. Sono ragazzi per bene. Ho detto loro di darmi la massima disponibilità e di seguire le mie idee. Non penso che avrò problemi. Voglio creare un'identità, l'allenatore è come un artista, è un creativo. Ora ho solo un'ora e mezzo di allenamento e proverò a dare un input già nella gara con il Bologna. Il vero lavoro del mio staff inizierà solo dopo. Io penso al Torino 24 ore al giorno, voglio trasmettere questo mio modo di essere a tutti. Devo capire quali giocatori mi danno più garanzie per la partita di domani che oltre tutto è alle 12.30. Dobbiamo iniziare a pensare positivo e vorrei che questo si vedesse già domani in campo. Dobbiamo essere un corpo unico con i tifosi che hanno un passato incredibile». 

MERCATO - Inevitabile poi un riferimento al mercato: «Ho dato indicazioni alla società. Questo secondo me è un gruppo valido, a livello caratteriale e umano devo ancora capire ovviamente come sono i giocatori. Devo valutare la disponibilità dei giocatori a migliorarsi. Sto cercando di assorbire e poi riferirò ai dirigenti. Io guardo il lavoro dei giocatori, e poi gli cucio il modulo addosso. Il bel gioco deve essere sempre finalizzato dal risultato, bisogna fare in fretta. Coniugare il bel gioco ad un gioco efficace, perché poi tutti veniamo giudicati dal risultato».

NIANG - Mazzarri avrà il compito di valorizzare Niang che ha già allenato ai tempi del Watford: «Lui non sfrutta al 100% le sue qualità, al Watford qualche volta l’ha fatto, ma deve imparare a dare tutto a partire dagli allenamenti e a tirare fuori il massimo. Lavorerò sulla mente e sugli schemi. Gli obiettivi? Di quelli preferisco non parlare, piuttosto voglio raggiungerli col duro lavoro, gara dopo gara. Programmare prima non va mai bene. Nazionale? Ora conta soltanto il Torino ed il suo progetto, questa chiamata mi ha riempito d'orgoglio».

LE PAROLE DI CAIRO - Ad introdurre il nuovo tecnico è stato il presidente Urbano Cairo: «Non ero più abituato, era dal marzo 2011 che non esoneravo un tecnico. Purtroppo è una scelta che abbiamo dovuto fare. Sono contento però perché finalmente sono riuscito a prendere un tecnico come Mazzarri a cui pensavo dal lontano 2007. In quel caso ci vedemmo in una visita di cortesia perché lui aveva già deciso di andare alla Sampdoria. Mi ricordo che rimanemmo insieme fino alle 2.30 del mattino. Alla Reggina, alla Sampdoria e al Napoli ha fatto benissimo, per me prendere Walter è un sogno che si realizza». 


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