Torino, Mazzarri: «Sono tornato perché ho il fuoco dentro»

Esordio scintillante per il tecnico livornese che esalta Niang: «Può fare una carriera incredibile»
Torino, Mazzarri: «Sono tornato perché ho il fuoco dentro»© LaPresse
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TORINO - «Sono rientrato in Italia perché ho sentito il fuoco dentro e così sempre sarà altrimenti uscirò di scena». Dopo il successo all'esordio contro il Bologna, Walter Mazzarri non può che sorridere: il Torino ha abbinato al risultato una prestazione molto convincente ritrovando i 3 punti che mancavano in casa dal 29 ottobre. «Sono contento della vittoria, chi mi conosce bene sa che per me cambia l'umore tra perdere e vincere, sono così di natura. L'abbraccio con Cairo alla fine? Il presidente ieri ha ripercorso la mia carriera che per alcuni versi neppure io ricordo, lo ringrazio per la fiducia, per le belle parole e per come stanno andando qui le cose sebbene da poche ore».

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CAMBIAMENTI - Mazzarri ha confermato il modulo di Mihajlovic cambiando solo un uomo rispetto al derby perso con la Juventus: «Abbiamo fatto qualcosina di nuovo, il 4-3-3 mi piace e l'ho usato anche al Watford. Poi ogni allenatore ha i suoi credo ma i ragazzi sono stati bravi anche in fase passiva, sono stati compatti e aggressivi, e in fase di possesso hanno cercato di giocare la palla. E' stata anche un'ottima partita dal punto di vista del gioco, hanno giocato la palla velocemente e creato 3-4 belle occasioni già nel primo tempo senza subire. Speriamo che si continui così anche dopo la sosta». Niang, oggetto misterioso nella stagione granata, è stato uno dei migliori in campo: «Ha solo bisogno di stare concentrato e tirare fuori le sue potenzialità, che sono pazzesche e forse nemmeno lui sa di avere. Può fare tutto, è bravo, è maturato, deve solo avere la corrente attaccata e tirare fuori il 100% e non il 70%. Può fare una carriera incredibile».

VAR - Nessuna polemica per il rigore dato con il Var al Bologna: «Non ero abituato, se hanno dato il rigore vuol dire che c'era ma volevo che l'arbitro verificasse se c'era fallo su Baselli, perchè altrimenti non ci sarebbe stato il rigore, volevo che si vedesse solo questo, si è creata quella situazione perché eravamo in dieci. Mercato? Ne parla solo Petrachi e, se vuole, il presidente. Io sono pagato per allenare, e bene, i giocatori che ho a disposizione».


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