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ROMA - A Torino si è voltata pagina ed è arrivata la prima vittoria del 2018. I tifosi granata confidano tanto nel loro nuovo allenatore Walter Mazzarri, fortemente voluto dal loro presidente Urbano Cairo: «Io ho pensato a lui nel 2007 quando lo incontrai personalmente. Era già impegnato con la Sampdoria e dunque non venne. Ha fatto cose bellissime e mi è rimasta la voglia di prenderlo. In questo caso, era libero, e dunque è arrivato l'accordo». Il numero 1 granata elogia la qualità del lavoro del toscano, attento ad ogni minimo particolare e sempre concentrato sul da farsi: «È un allenatore che ho sempre stimato molto per la sua determinazione, per il lavoro meticoloso sui giocatori e per la qualità del gioco. Per noi è importante lanciare giovani e migliorare giocatori già presenti. Mi colpisce positivamente perché vedo un uomo totalmente focalizzato e concentrato in partita ma anche in allenamento. È molto attento a ogni singolo dettaglio e ai vari calciatori. I dettagli sono fondamentali e vanno curati in modo maniacali e in lui ho visto questo».
MIHAJLOVIC - Nel corso dell'intervista non mancano i riferimenti anche al recente passato. Quest'anno con Sinisa Mihajlovic in panchina ci si aspettava qualcosa in più: «Resta comunque un buon allenatore, ha fatto cose importanti, specialmente alla Sampdoria. Con noi ha vissuto un anno e mezzo, partito bene, finito malino. Abbiamo fatto una campagna acquisti importante ma c'è stata poca continuità e pochi punti. C'è stima per la persona e l'allenatore e avrà occasione di dimostrarlo, con noi lo ha dimostrato in parte. Le cose sono andate meno bene di quanto ci aspettavamo a inizio campionato».