Serie B, l'Unicusano Ternana cerca riscatto col Venezia

Le Fere hanno voglia di ricominciare a correre
Serie B, l'Unicusano Ternana cerca riscatto col Venezia
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Serie B, l'Unicusano Ternana col Venezia vuole ritrovare certezze, ricominciare a correre, riprendere a divertirsi. Mister Pochesci, allenatore del club dell'Università Niccolò Cusano, alla vigilia del match è stato chiaro. Il tecnico delle Fere è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus e ha invitato i suoi calciatori a ripartire.

UNICUSANO TERNANA-VENEZIA. "Veniamo da due sconfitte consecutive", ha esordito mister Pochesci alla vigilia della sfida di Serie B tra la squadra dell'Università Niccolò Cusano e il Venezia, "Quando si perde bisogna restare uniti, però abbiamo cinque punti con una partita in meno, non vedo tragedie. La sfida tra Unicusano Ternana e Venezia non è facile. Loro sono ancora imbattuti in trasferta, hanno vinto a Bari, non segnano molto ma concedono poco. I veneti sono forti, come tutte le squadre di Serie B". 

NIENTE DRAMMI. Il tecnico dell'Unicusano Ternana, Sandro Pochesci, ha ostentato tranquillità alla vigilia della partita di Serie B tra la squadra della ricerca scientifica italiana e il Venezia: "Io sono molto tranquillo, noi abbiamo i dati di ogni partita per ogni giocatore: le due partite perse ci hanno dato i dati migliori, abbiamo avuto un possesso palla maggiore rispetto alle altre partite, per esempio. Ma questi sono dati che non contano niente, dobbiamo essere più attenti in partita, noi non commettiamo errori, ma vere e proprie tragedie: a Bari ho visto una palla che stava uscendo, hai occasioni assurde e non fai gol. Queste però non sono attenuanti, ma dati di fatto per far capire ai miei che dobbiamo continuare a portare entusiasmo ai nostri tifosi. Quello che ci manca? L'attenzione, perchè stiamo giocando un campionato di Serie B, il passato e da dove veniamo non conta più, non conta il modulo, non contano i numeri.Dobbiamo migliorare sui concetti di gioco. A Bari non si parla di errore individuale, ma una tragedia, e sono cose che capitano: l'errore fa parte del gioco, il dramma no".


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