Serie B Verona, Pecchia: «Il Bari è davvero forte»

L'allenatore: «Contro squadre come quella biancorossa, dobbiamo pensare alla nostra prestazione e portarla avanti per 90, anzi 100 minuti ad altissimo livello»
Serie B Verona, Pecchia: «Il Bari è davvero forte»© LaPresse/Spada
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VERONA - E' alle porte la sfida tra Verona e Bari. Pecchia non si fida della formazione guidata da Colantuono e dai suoi vuole il massimo: "Contro squadre come quella biancorossa, attrezzata per i vertici della classifica, dobbiamo pensare alla nostra prestazione e portarla avanti per 90, anzi 100 minuti, ad altissimo livello - afferma il tecnico in conferenza stampa - Il Bari è una squadra forte e non siamo noi a dirlo, ma la sua storia. Questi dieci giorni sono stati lunghi, ma ci hanno permesso di lavorare bene". Biosogna voltare pagina. "Questo è il momento in cui bisogna compattarsi ancora di più, di farci forza l’un l’altro. Per me è facile affermare che il gruppo è forte, poiché ne sono il responsabile, ma chi vive intorno a noi sa quanto sia solido. Abbiamo parlato di sconfitte pesanti, ma dobbiamo e vogliamo rispondere sul campo, con i giusti comportamenti e atteggiamenti. Come voltare pagina? Con lo stesso metodo di lavoro che utilizziamo dal primo giorno, dobbiamo essere concentrati esclusivamente al campo. Fino dalla prima partita con il Foggia è  sempre stato così, bisogna tenere il focus sulla gara. Aspetto tecnico, tattico, fisico e psicologico: tutto va indirizzato sulla gara che dobbiamo affrontare".

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L'EQUILIBRIO - "Abbiamo fatto quattro mesi di lavoro a grandissimo livello, dietro ogni vittoria c’è tantissimo lavoro e sacrificio. Non siamo extraterrestri, ma una squadra di Serie B e giochiamo nel campionato cadetto. Ci deve essere in giusto equilibrio nella vittoria come nella sconfitta, solo così si può analizzare con la giusta tranquillità quanto successo per poi concentrarsi sulla prossima gara. Lavorare sulle vittorie è semplice in un verso e difficile in  un altro, mentre dalle sconfitte possiamo trarre importanti insegnamenti e insistere sul nostro modo di essere. La squadra deve saper fare tutto".

SUI SINGOLI - "Nicolas? Non mi piace parlare della prestazione dei singoli, il calcio è uno sport di squadra. L’ho visto sereno, ha lavorato alla grande e tutti noi abbiamo bisogno di dare delle risposte. La reazione deve venire da tutti, dalla squadra e anche dall’ambiente. Pazzini è un punto di riferimento anche in questo. Caracciolo? Antonio ci da solidità, ma sono felice anche di Bianchetti e Cherubin".

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