Palermo, ora il futuro: Pallotta insidia il City

Dopo la promozione c’è da sciogliere il nodo della cessione della società: trattativa avanzata tra Mirri e il fondo arabo che vuol tenere Brunori. Ma l’ex patron della Roma non molla
Palermo, ora il futuro: Pallotta insidia il City© FOTO MOSCA
Paolo Vannini
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PALERMO - Il testa a testa c'è ancora, anzi qualche segnale darebbe l'ipotesi Pallotta, con la sua società d'investimento Raptor Group, in netta ascesa, o comunque con una proposta tale da far prendere tempo a Dario Mirri. Però il City Group, oltre al vantaggio temporale dato da contatti che vanno avanti da mesi e con una due diligence già completata positivamente, potrebbe avere un'arma in più. La sua prima mossa in caso di acquisto del pacchetto di maggioranza del Palermo sarebbe formalizzare una proposta alla Juventus per rilevare a titolo definitivo il cartellino di Matteo Brunori, cercando così di trattenere in rosanero il grande protagonista della promozione in B, autore di 29 reti ma che i rosanero avevano tesserato solo in prestino fino al 30 giugno. Subito uno sforzo importante insomma per vincere la nutritissima concorrenza che si è scatenata sul numero 9 reduce da una stagione magica e che adesso arriva anche da club di serie A, per esempio la Cremonese. Le prime mosse, gestite al momento dal Ds in carica Castagnini, si fondavano sugli ottimi rapporti fra Palermo e bianconeri e sulla fiducia che Brunori stesso ripone nei dirigenti attuali e in un progetto ambizioso dei siciliani anche in serie B. Ma si lavorava al massimo sul rinnovo del prestito, inserendo un'opzione di riscatto a favore dei rosa. In tantissimi hanno già bussato alla porta della Juve che dopo un simile exploit potrebbe realizzare con l'attaccante una ricca plusvalenza. Ma un'offerta economica che arrivasse da un Palermo rinvigorito finanziariamente, avrebbe probabilmente più chance di andare a segno, anche per le preferenze dello stesso giocatore.

Accordo preliminare

Si deve già scendere in dettagli operativi perché il tempo è poco e il Palermo parte con quasi un mese di ritardo rispetto agli altri club. Ma il passaggio societario prevede delle fasi non sempre semplici. Il City ha le idee chiare e con Mirri avrebbe già sottoscritto non soltanto la classica clausola di riservatezza che impedisce di far trapelare certezze sull'operazione in corso, ma anche un accordo preliminare che necessita soltanto di essere confermato. La serie B potrebbe far crescere il prezzo già definito per la cessione (da 8 passerebbe a 10 milioni di euro per l'80%, il restante 20% a Mirri). Il fondo arabo inglese che possiede quote di controllo di 10 società calcistiche in mezzo mondo, dagli Stati Uniti alla Cina, dall'India all'Australia, in Italia non è mai sbarcato e vede nella piazza di Palermo e nelle sue infrastrutture (ha già visitato con attenzione l'area dove nascerà il centro sportivo del club), le condizioni ideali per il suo modus operandi, sullo stile del Girona in Spagna, rilevato nel 2017. I catalani, fra alti e bassi, sono tuttora impegnati nello spareggio col Tenerife per passare dalla Segunda division alla Liga ma rispetto a Palermo, vantano tradizione e capienza dello stadio assai inferiori. Intanto, degli esponenti della holding erano presenti anche domenica in tribuna al Barbera, a conferma che il gruppo si sente molto vicino alla conclusone dell'affare. Non sarà loro sfuggito l'entusiasmo della folla, per cui presentarsi con la conferma del pezzo pregiato Brunori diverrebbe strategico, a maggior ragione se al contrario il loro avvento rischia di portare all'addio di Baldini (lo leggete nel pezzo a fianco), che si sente legato al management che gli ha dato fiducia e difficilmente accetterebbe di lavorare con i dirigenti che la nuova proprietà, come accade sempre in questi casi, intende portare: Giovanni Gardini, direttore generale, e l'ex Spal Giorgio Zamuner come ds. Anche per questo motivo, esiste un margine di dubbio che tiene aperta l'opzione Pallotta. Mirri sta soppesando tutto con attenzione, Palermo attende con ansia ma almeno con la certezza di essere tornata in serie B. 


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