Salernitana, il volo di Kiyine: missione Russia

Ha tre passaporti, si esprime in 6 lingue. È già nei 35 preconvocati per il Mondiale. Il ct del Marocco lunedì deciderà se portarlo in ritiro
Salernitana, il volo di Kiyine: missione Russia© LaPresse
Ettore Intorcia
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Gira con tre passaporti in tasca: quello marocchino, per via di papà Radouan; quello italiano, per via di mamma Loredana, che viene dalla Sicilia; e quello belga, perché è nato e cresciuto a Varviers, a pochi chilometri da Liegi. Al momento dell’imbarco per volare in Russia, insomma, Sofian Kiyine avrebbe solo l’imbarazzo della scelta quando gli chiederanno carta d’imbarco e un documento. L’ultima parola spetterà al ct Renard, ma il centrocampista della Salernitana, arrivato in granata l’ultimo giorno di mercato della sessione estiva, intanto è nella lista dei 35 preconvocati per il Mondiale, e non è un risultato da poco: primo, perché lui è in B; secondo, perché non ha mai giocato con la nazionale maggiore. La bella notizia è arrivata domenica, mentre il ragazzo era tornato a Bruxelles perché era finalista del premio “Leoni di Belgio”, andato poi a Fellaini. Ora Sofian attende con ansia che arrivi lunedì: il ct del Marocco dovrà comunicare l’elenco dei 30 che partiranno per il ritiro pre-mondiale in Svizzera. 
 
Nel segno di Yaya Tourè. Kiyine è cresciuto nella JMG Academy, organizzazione sportiva nata in partnership con l’Asec Mimosas, il vivaio nel quale è cresciuto Yaya Tourè. Dall’academy nel 2014 Kiyine è approdato allo Standard Liegi, dov’è rimasto solo un anno perché nel frattempo il Chievo aveva già messo gli occhi su di lui. Nasce trequartista, ma a Salerno si è imposto come mezzala sinistra (destro naturale, calcia però con entrambi i piedi) esplodendo con l’arrivo di Colantuono, che lo ha valorizzato in quel ruolo. Con Bollini si era dovuto invece adattare a fare l’esterno di centrocampo nel 3-5-2. Ha segnato due gol (uno nel derby con l’Avellino) ma si è distinto soprattutto come uomo assist. 
 
POLIGLOTTA - Una duttilità tattica che rispecchia la sua versatilità nel privato: Sofian parla italiano e arabo, francese e inglese, più l’olandese e la variante fiamminga. A Salerno si è inserito bene, in prospettiva non gli dispiacerebbe restare. Almeno una volta al mese vengono a trovarlo i genitori. «Che sono fondamentali nel suo percorso di crescita», racconta Luigi Ruggiero Malagnini, l’agente che con la Fedele Management segue passo passo il centrocampista marocchino. La Salernitana ha un’opzione di riscatto da 2 milioni di euro, il Chievo ha il controriscatto e lo eserciterà certamente, garantendo comunque ai granata un ulteriore premio di valorizzazione dopo quelli già scattati durante la stagione. E la soddisfazione di averlo lanciato verso la Russia... 
 


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