Ben Youssef, l’affare a costo zero del Caen

E’ un difensore centrale, ha ventisei anni, gioca nella nazionale tunisina e si sta mettendo in luce nel club francese, secondo in classifica a sorpresa in Ligue 1. Ha segnato due gol in otto partite. E’ arrivato in estate da svincolato dal campionato romeno.
Ben Youssef, l’affare a costo zero del Caen
Stefano Chioffi
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ROMA - La bellezza del Caen nasce anche da un paradosso: la sua rosa ha un valore globale di venticinque milioni di euro, meno della metà soldi che il Paris Saint Germain ha speso in estate per prendere Angel Di Maria dal Paris Saint Germain. L’argentino, che finora ha segnato quattro gol nella squadra di Laurent Blanc, è costato allo sceicco sessantatré milioni. A tre giornate dalla fine del girone d’andata, il Caen si trova al secondo posto e lotta per la qualificazione in Champions League. In Ligue 1 ha saputo dare una scossa improvvisa già alla prima giornata, quando andò a vincere per 1-0 (con un gol di Andy Delort) in casa dell’Olympique Marsiglia, spingendo il tecnico Marcelo Bielsa alle dimissioni. Il Psg governa il campionato con la sua ricchezza infinita, mentre il Caen rappresenta un po’ la forza delle idee. Proprio come l’Angers, neo-promosso, terzo in classifica e in grado di imporre il pareggio (0-0) a Blanc nell’ultimo turno. 

LA FORMULA - Pochi stranieri (nove), un’età media di 26,3 anni, un tecnico francese (Patrice Garande, classe 1960), un modulo base che è il 4-1-4-1, ventinove punti in sedici partite: il Caen ha dimostrato che non è un fuoco di paglia. Tornato in Ligue 1 nel 2007, nello scorso campionato aveva centrato una tranquilla salvezza, chiudendo al tredicesimo posto. Garande è considerato il mago del Caen, ha un contratto fino al 2017 ed è in carica da tre anni e mezzo. Si è formato in questo club, a parte una breve parentesi trascorsa nel Cherbourg. Nove vittorie, due pareggi, cinque sconfitte, diciannove gol realizzati e sedici subiti. Solo il Psg ha ottenuto un numero più alto di successi: tredici. E ora, sabato sera (alle ore 20), il Caen può blindare il secondo posto affrontando in casa una squadra in grave crisi, il Lille (terz’ultimo), dove si era fatto conoscere Rudi Garcia (uno scudetto e una Coppa di Francia nel 2011).

I PROTAGONISTI - Il capocannoniere del Caen è Andy Delort, classe 1991, autore di cinque gol. Ad illuminare il gioco è l’esperto Julien Feret, trentatré anni, trequartista, tre reti, mentre sulla fascia destra si sta rilanciando l’ala Ronny Rodelin (1989), in prestito dal Lille, che mercoledì sera ha firmato il gol del pari contro il Monaco. Ma in questo Caen che sogna la Champions c’è anche un altro giocatore in rampa di lancio. Si chiama Syam Ben Youssef, è un difensore centrale, ha ventisei anni, è nato a Marsiglia e gioca nella nazionale tunisina. E’ alto un metro e 89, è nato a Marsiglia il 31 marzo del 1989, è abituato a giocare in una linea a quattro, sul centro-destra, ed è arrivato gratis dalla Romania. In estate si era svincolato dall’Astra Giurgiu, dove ha avuto come allenatore Oleg Protasov, ex centravanti dell’Urss di Valeri Lobanovski.

OTTO GARE E DUE GOL - Ha iniziato la carriera nel Bastia, si è trasferito in Tunisia nell’Esperance e poi in Inghilterra nel Leyton Orient, che partecipava alla League One (l’equivalente della nostra serie C). In Romania si è fermato per tre stagioni. Ben Youssef ha firmato un contratto con il Caen fino al 2018. Attento in marcatura, ha forza fisica e discreta tecnica. E’ stato utilizzato otto volte in campionato e ha segnato due gol contro il Troyes e il Bordeaux. Suo l’assist della rete di Delort, nell’ultimo turno, contro il Monaco. 


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