Lemar trascina il Monaco e fa dimenticare El Shaarawy

E' un trequartista, ha vent'anni, è mancino ed è nato sull'isola di Guadalupa: è uno dei baby d'oro della Ligue 1 e della Francia Under 21. E' cresciuto nel Caen, è costato quattro milioni di euro e ha un contratto fino al 2020.
Lemar trascina il Monaco e fa dimenticare El Shaarawy
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - Conservando il vantaggio guadagnato finora, ventuno punti in più rispetto al Monaco (secondo in classifica) dopo ventuno partite, il Paris Saint Germain di Laurent Blanc - che non ha ancora rinnovato il contratto in scadenza alla fine di giugno - vincerebbe il quarto titolo consecutivo in Ligue 1 (il sesto in assoluto per il club parigino) con sette giornate di anticipo. Non c’è concorrenza, in Francia: il Psg, dopo due turni del girone di ritorno, in base al confronto con la stagione 2014-15, ha conquistato sedici punti in più. Diciotto vittorie, tre pareggi, nessuna sconfitta, cinquantuno gol realizzati (2,7 a partita) e nove subiti (uno ogni 210 minuti). Non perde in Ligue 1 (2-3 in trasferta contro il Bordeaux) da quasi un anno, dal 15 marzo del 2015. Ed è imbattuto, sempre in campionato, da trenta gare (ventisette successi e tre pareggi).

LO SCATTO DEL MONACO - C’è un abisso tra il Psg e il resto della compagnia. La corsa, per gli altri, riguarda il secondo posto e i soldi sicuri della Champions League, senza il rischio dei play-off di fine agosto. E il Monaco, dopo l’exploit iniziale di Angers, Nizza e Caen, è pronto ad accelerare. E’ salito a quota 36, dopo aver vinto in casa del Lorient. Archiviata una partenza un po’ incerta, ora ha trovato gli equilibri giusti. Una squadra modellata da Leonardo Jardim, passaporto portoghese, quarantuno anni, seconda stagione nel club controllato dall’imprenditore russo Dmitrij Rybolovlev, che si era presentato acquistando Radamel Falcao e James Rodriguez prima di scegliere la strada dorata delle plusvalenze. 

4 GOL IN 14 PARTITE - Il Psg è un miraggio, si trova a quota 57, ma il Monaco è pronto ad accelerare per blindare la seconda piazza. Contro il Lorient ha centrato l’ottavo risultato utile di fila: quattro vittorie e quattro pareggi, sedici punti e un nuovo talento in rampa di lancio: si chiama Thomas Lemar, è un trequartista e può muoversi anche da punta esterna, ha vent’anni, è mancino e ha segnato sul campo del Lorient il suo quarto gol in quattordici presenze. Jardim ha puntato su questo ragazzo e ha rinunciato qualche settimana fa a Stephan El Shaarawy, rispedito al Milan durante il mercato invernale. Lemar è nato sull’isola di Guadalupa, a Baye-Mahault, il 12 novembre del 1995, ma gioca nella nazionale francese Under 21. 

LO SHOW - Arriva dal Caen, è stato acquistato nella scorsa estate in cambio di quattro milioni di euro. Si è legato al Monaco con un contratto fino al 2020. Piaceva al Liverpool, al Tottenham e al Chelsea, ma il Monaco ha chiuso subito la trattativa, garantendo al Caen anche una percentuale sulla futura vendita di Lemar, eleganza e velocità in un fisico di un metro e 70: ha segnato al debutto in campionato, con la maglia del Monaco, in occasione del pareggio (1-1) con il Tolosa, terza giornata (22 agosto). Ha lasciato poi il suo marchio contro il Lorient e il Montpellier, in attesa di sbloccare il risultato anche nella sfida di ritorno con il Lorient, giocata oggi e vinta dal Monaco per 2-0 (il raddoppio è stato firmato da João Moutinho, che ha avuto nelle scorse settimane qualche contrasto con Jardim e viene seguito sempre dalla Juventus).

LA FRANCIA UNDER 21 - Lemar è un trequartista classico da 4-2-3-1. Nel Monaco indossa la maglia numero ventisette. Dribbling delizioso e invenzioni, quattro gol e quattro assist (due dei quali in Coppa di Francia nella sfida con il Beaulieu). Prenota un girone di ritorno da protagonista, cerca la defininitiva consacrazione, i calci di punizione sono la sua specialità. Incanta con il piede sinistro, ma regala emozioni anche con il destro. Jardim ha scommesso sulla sua crescita. Lemar ha giocato contro il Lorient la quarta partita consecutiva da titolare. Era stato fuori per un mese e mezzo (dal 22 ottobre al 5 dicembre) a causa di un infortunio alla caviglia destra. Si era fatto male in Europa League durante la gara con il Qarabag (1-0). A livello giovanile è stato convocato in tutte le selezioni francesi: adesso è una delle stelle della nazionale Under 21. Il ct Pierre Mankowski lo ha lanciato da titolare il 5 settembre del 2015 contro l’Islanda (2-3). Quattro presenze e un gol (all’Ucraina) durante le qualificazioni al prossimo Europeo di categoria. Il Monaco ha capito di aver fatto un altro affare d’oro.


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