Sergi Enrich, 6 gol e 7 assist nella stagione d’oro dell’Eibar

E' un attaccante spagnolo, ha 25 anni, è arrivato a parametro zero e sta offrendo prestazioni brillanti con la maglia del club basco, ottavo in classifica nella Liga dopo la retrocessione e il ripescaggio della scorsa stagione.
Sergi Enrich, 6 gol e 7 assist nella stagione d’oro dell’Eibar
Stefano Chioffi
5 min

ROMA - La partita si guarda dalle tribune, ma anche dai balconi e dalle finestre delle palazzine che circondano lo stadio “Municipal de Ipurua”, poco più di cinquemila posti: è qui che batte il cuore di un club - l’Eibar - diventato il nuovo miracolo basco. Ventisettimila abitanti, niente finanzieri e sceicchi che versano soldi nelle casse, l’Eibar porta il nome di una piccola città che si trova a 45 chilometri da Bilbao (la casa dell’Athletic) e a 55 da San Sebastian (il regno della Real Sociedad). E’ entrato nel salotto buono della Liga, per la prima volta, nel 2014. Dodici mesi più tardi, poi, è retrocesso, nonostante un girone d’andata da metà classifica. Una favola finita? No, perché la federazione ha ripescato l’Eibar, a causa dei problemi economici dell’Elche, che non aveva i requisiti per conservare la categoria. E così, dopo aver rischiato un’altra volta di scivolare in periferia, si è ritrovato ancora a sfidare il Real Madrid e il Barcellona.

L’AZIONARIATO - Il presidente si chiama Alex Aranzabal, economista e professore universitario. Rigoroso nella gestione dei conti e fedele a un’idea: l’Eibar deve appartenere esclusivamente ai baschi. Nel 2014, quando è atterrato nella Liga, ha trovato subito la chiave giusta per ottenere l’iscrizione al campionato. Già, perché gli ostacoli non sono mancati. E c’è stato il pericolo, durante quell’altalena, di vedersi chiudere la porta in faccia per un problema di capitale sociale, che toccava appena i 420.000 euro ed era inferiore ai parametri minimi imposti dalla federazione. Nodo sciolto con un po’ di ingegno e con l’apertura di una sottoscrizione popolare: cinquanta euro chiesti a ogni socio, due milioni e mezzo di euro raccolti attraverso l’ingresso di diecimila nuovi azionisti.

LA STAGIONE - L’Eibar non naviga nell’oro, ma è ottavo in classifica e può sognare la qualificazione in Europa League, anche se la prima missione dell’allenatore José Luis Mendilibar - 55 anni, basco, ingaggiato a luglio al posto di Gaizka Garitano (tifoso dell’Athletic, quarant’anni, l’uomo della storia promozione) - è quella di centrare la salvezza. Ventuno partite, trentatré punti, nove vittorie, sei pareggi, sette sconfitte, trentacinque gol realizzati e ventotto subiti. Ha nove punti di vantaggio sulla Real Sociedad (tredicesima) e uno in meno rispetto all’Athletic Bilbao (sesto).

LA SQUADRA - Solo sei stranieri (tra cui l’ala sinistra giapponese Takashi Inui), un’età media di 26,4 anni, l’organico più “povero" (in base alle valutazioni dei cartellini) della Liga insieme con quello del Las Palmas: ventitré giocatori in rosa che hanno un prezzo globale di trentacinque milioni di euro. Eppure, nonostante le differenze sostanziali a livello tecnico e di fatturato, l’Eibar si è tolto - all’andata - la soddisfazione di vincere il derby con l’Athletic per 2-0 (gol di Saul Bejon e Adrian Gonzalez). Mendilibar ha costruito questo giocattolo senza sfarzi e azzardi.

LE MOSSE - L’affare d’oro è stato quello di farsi dare in prestito dall’Atletico Madrid il centravanti Borja Baston, classe 1992, quindici gol in campionato e uno in Coppa del Re. Ma l’altro colpo da incorniciare è stato quello di ingaggiare, a parametro zero, nello scorso mese di luglio, l’attaccante Sergi Enrich, venticinque anni, classe 1990, che ha appena prolungato il contratto fino al 30 giugno del 2018. Punta centrale, ma anche esterna: piede destro, scatto, dribbing, potenza, velocità in contropiede, ma anche altruismo. Sei gol in ventidue partite e sette assist. E’ alto un metro e 81, è nato a Ciutadella, alle Baleari, il 26 febbraio del 1990: ha cominciato a giocare nel Maiorca, che lo ha fatto crescere prima nel Recreativo Huelva e poi nell’Alcorcon e del Numancia. E’ stato convocato in passato nella nazionale spagnola Under 19, ha avuto come compagni il romanista Iago Falque e il centrocampista Asier Illarramendi, tornato alla Real Sociedad dopo aver fatto parte del Real Madrid di Carlo Ancelotti.

IL FANS CLUB E TWITTER - Dopo Borja Baston, è lui - Sergi Enrich - il migliore attaccante dell’Eibar. Un gol e un assist anche in Coppa del Re. Una discreta mira, ma anche generosità, applicazione, i lampi giusti per mandare a segno il centravanti lanciato dall’Atletico Madrid. Nell’Eibar ha scelto il numero nove. I tifosi rossoblù gli hanno dedicato anche un fans club. E lui, qualche giorno fa, sul suo profilo Twitter, ha pubblicato la foto dello striscione - dedicato a lui - che appare allo stadio. Si è legato all’ambiente: «Non vado via per cercare gloria e vittorie da un’altra parte, darò tutto per questo stemma», ha scritto sempre su Twitter, nel giorno (il 28 gennaio) in cui ha prolungato il suo contratto. Il modo più bello per dire grazie alla gente di Eibar.


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