Baker, magie su punizione nel Vitesse: il Chelsea lo aspetta a Londra

E' una mezzala, ha 21 anni, gioca in Olanda dal 2015 e ha segnato dieci gol in Eredivisie. E' cresciuto nel settore giovanile del Chelsea, che lo ha ceduto con la formula del prestito biennale al Vitesse. Titolare nella nazionale inglese Under 21, ha un contratto fino al 2019. E il presidente Abramovich, in estate, è pronto a riportarlo a Londra.
Baker, magie su punizione nel Vitesse: il Chelsea lo aspetta a Londra
Stefano Chioffi
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ROMA - Il gemellaggio continua: il Chelsea ha creato da sei anni un rapporto di collaborazione con il Vitesse, club olandese a cui ha ceduto in prestito diciannove giocatori, a partire dal 2010. Un’alleanza favorita soprattutto dall’amicizia di Roman Abramovich prima con il georgiano Merab Jordania e ora con l’imprenditore russo Aleksandr Tsjigirinski, proprietario del Vitesse, che ottiene dal Chelsea i giovani più promettenti, si prende cura di lanciarli e crescerli in Eredivisie, in attesa di passare alla cassa per ricevere un premio di valorizzazione, come è avvenuto nella scorsa estate con la mezzala Isaiah Brown (1997) e il centravanti Dominic Solanke (1997), rientrati alla base. Una sinergia che funziona: il Chelsea ha trovato il sistema per moltiplicare il valore dei suoi baby, mentre la società di Arnhem ha raggiunto, grazie a questo anello di congiunzione, una stabilità a livello di risultati che inseguiva da tempo. Negli ultimi cinque anni, il Vitesse ha centrato un quarto, un quinto e un sesto posto, anche grazie al contributo di un allenatore - Peter Bosz - scelto in estate dall’Ajax per sostituire in panchina Frank De Boer.

LA LISTA - Diciannove giocatori sono partiti da Londra e hanno raggiunto Arnhem. Da Stamford Bridge allo stadio “Gelredome”. Una lista lunga, un binario aperto nel 2010. Alcuni di loro hanno trasformato il Vitesse in un trampolini di lancio, altri si sono smarriti. Numericamente, anche se in epoche differenti, formano una rosa: il portiere Matej Delac (1989), il difensore Slobodan Rajkovic (1989, adesso al Palermo), il mediano Nemanja Matic (1988, uno dei pilastri attuali della squadra di Antonio Conte), lo stopper Tomas Kalas (1993), il terzino sinistro Patrick Van Aanholt (1990), il trequartista Ulises Davila (1991), l’ala Gaël Kakuta (1991), il centrocampista Sam Hutchinson (1989), il trequartista Lucas Piazon (1994), l’esterno Christian Atsu (1992), il centravanti Bertrand Traoré (1995), il laterale destro Wallace Oliveira (1994), il play Josh NcEachran (1993), la mezzala Lewis Baker (1995), il fantasista Danilo Pantic (1996), la mezzapunta Nathan (1996), l’interno sinistro Isaiah Brown (1997), l’attaccante Dominic Solanke (1997) e il difensore Matt Miazga (1995).

STOFFA INGLESE - Un piazzamento in Europa: ecco l’obiettivo del Vitesse, guidato da Henk Fräser, 50 anni, contratto biennale, che ha alternato finora il 4-3-3 al 4-2-3-1. Dieci partite, diciassette punti, cinque vittorie, due pareggi, tre sconfitte, ventuno gol realizzati e dodici subiti. Settimo posto in classifica, anche grazie ai tre gioielli avuti attualmente in prestito dal Chelsea: dallo stopper Miazga, americano, ex New York Red Bulls, al trequartista brasiliano Nathan, scoperto dagli osservatori di Abramovich nell’Atletico Paranaense. Ma in cattedra, finora, è salito soprattutto Lewis Baker, ventuno anni, seconda stagione nel Vitesse, magie su punizione, pressing, dinamismo. E un paragone che lo accompagnata da diverso tempo: quello di possibile erede di Frank Lampard, leader storico del Chelsea, ora negli Stati Uniti, al New York City. 

L’AMBIZIONE - Baker è pronto a tornare a Londra, ha superato l’esame, aspetta un’occasione dal presidente Abramovich e da Conte. E’ nato a Luton il 25 aprile del 1991, ha origini giamaicane ed è uno dei leader della nazionale inglese Under 21: gioca con la migliore gioventù della Premier, da Nathaniel Chalobah (1994, rientrato al Chelsea dopo il prestito nel Napoli), a Marcus Rashford (1997), attaccante del Manchester United. Nel Vitesse si sta facendo largo con grande disinvoltura. Nove presenze e cinque gol, due su punizione, da manuale. E un’altra delizia l’ha firmata con una parabola da oltre venti metri. I video delle sue perle li ha postati su Twitter. Ha già segnato lo stesso numero di reti della passata stagione, in Eredivisie, con la maglia del Vitesse. Totale: dieci gol in quaranta partite di campionato. E’ alto un metro e 82, ha iniziato a giocare da bambino nella scuola-calcio del Luton Town, il club della sua città. E a dieci anni è stato già tesserato dal Chelsea. Mezzala, ma anche regista oppure mediano: centrocampista completo e moderno, destro naturale, visione di gioco, lancio lungo, due esperienze positive nello Sheffield Wednesday e nel Milton Keynes Dons, prima di salire sull’aereo per l’Olanda. Quarantaquattro partite, nel Vitesse, tra coppe e campionato: undici gol e sei assist. Il Chelsea lo ha già blindato con un contratto fino al 2019. E lo aspetta a Londra, in estate. Stavolta per farlo rimanere.


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