Isak, parte l’asta per lo svedese: in prima fila c’è anche il Napoli

E’ il centravanti dell’Aik Solna, ha diciassette anni e ha segnato dieci gol in campionato. Ha un contratto in scadenza il 31 dicembre del 2018. Viene seguito dal club di De Laurentiis, dalla Juve, dal Liverpool, dall’Arsenal e dal Leicester.
Isak, parte l’asta per lo svedese: in prima fila c’è anche il Napoli
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - Solo un club svedese, il Göteborg, è riuscito a vincere a livello europeo: ha alzato per due volte la Coppa Uefa. Il primo trionfo fu firmato da Sven Goran Eriksson in panchina, nel 1982, contro l’Amburgo di Felix Magath e Horst Hrubesch, che un anno dopo avrebbe soffiato in finale la Coppa dei Campioni alla Juventus. Era la squadra di Glenn Hysen, Dan Corneliusson e Glenn Stromberg, che avrebbero frequentato più avanti il campionato italiano rispettivamente con le maglie della Fiorentina, del Como e dell’Atalanta. L’altro successo, invece, risale al 1987. E l’allenatore era Gunder Bengtsson. Ha soltanto sfiorato il grande colpo europeo, invece, il Malmö, sconfitto in Coppa dei Campioni nel 1979 dal Nottingham Forest di Brian Clough, che ha scritto una delle storie più belle del calcio inglese con Peter Shilton tra i pali, il terzino destro Viv Anderson (primo giocatore di colore a giocare nella nazionale inglese), due ali come Trevor Francis e John Robertson, mentre gli attaccanti erano Gary Birtles e Tony Woodcook.

L’EUROPEO UNDER 21 - I club svedesi, in ogni epoca, hanno investito sui settori giovanili: una filosofia che ha prodotto spesso risultati brillanti. La nazionale Under 21 ha conquistato nel 2015 l’Europeo, battendo il Portogallo di João Mario, Bernardo Silva e William Carvalho. Il capitano della Svezia era Oscar Hiljemark, che un mese dopo avrebbe lasciato il Psv Eindhoven per firmare con il Palermo: un affare chiuso dal presidente Maurizio Zamparini in cambio di due milioni e mezzo di euro. Facevano parte di quella squadra anche il difensore centrale Victor Lindelöf, che ora gioca nel Benfica e viene seguito dai grandi club europei, e il centravanti John Guidetti, talento scoperto in passato dal Manchester City e adesso al Celta Vigo.

L’ASTA - Il nuovo baby d’oro del calcio si chiama Alexander Isak e intorno al suo cartellino si è aperta l’asta. Piace al Liverpool di Jürgen Klopp, all’Arsenal e al Leicester di Claudio Ranieri. Viene seguito anche dal Napoli e dalla Juve. Ha diciassette anni e in Svezia lo considerano, per caratteristiche e potenzialità, il possibile erede di Zlatan Ibrahimovic, a cominciare dal suo attuale allenatore Rikard Norling. Paragone ingombrante, ma Isak si è già creato una corteccia robusta. Gioca nell’Aik Solna, ha un contratto che scade il 31 dicembre del 2018 e ha segnato dieci gol in ventiquattro partite nello scorso campionato, che si è concluso il 6 novembre ed è stato vinto dal Malmö. Ha realizzato anche due doppiette contro il Djurgarden (in occasione del suo diciassettesimo compleanno) e il Norrköping.

LA STORIA - E’ alto un metro e 90, i suoi genitori sono eritrei, però lui è nato il 21 settembre del 1999 a Solna, che confina con Stoccolma. E’ cresciuto nel settore giovanile dell’Aik ed è già diventato titolare anche nella nazionale svedese Under 21, promosso dal ct Hakan Ericson, che lo ha fatto debuttare contro l’Estonia (3-0, a Pärnu, lo scorso 6 ottobre. In precedenza, Isak aveva regalato spettacolo con l’Under 17 (sei gol) e nell’Under 19. Eleganza e velocità, magie in acrobazia, una forte personalità (in rapporto ai dati anagrafici) che gli ha permesso di superare i primi esami. Ha debuttato in Coppa di Svezia il 28 febbraio del 2016, segnando il gol del 6-0 in trasferta contro Tenhults. L’allenatore dell’Aik Solna era Andreas Alm, che ora lavora in Danimarca, nel Vejle.


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