Montoya, l'argentino del Rosario Central è nei piani del Genoa

E' un centrocampista, ha 23 anni, può ricoprire il ruolo di esterno destro e di mezzala: piace anche al River Plate e al Boca Juniors. Ha un contratto fino al 2019 e il club di Preziosi lavora per portarlo in Italia a giugno.
Montoya, l'argentino del Rosario Central è nei piani del Genoa
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - Gioca nel Rosario Central, dove era cominciata la favola di Mario Kempes, campione del mondo nel 1978 con l’Argentina di Cesar Luis Menotti e simbolo della protesta popolare nei confronti del dittatore Jorge Videla: l’attaccante, capelli lunghi e calzettoni arrotolati intorno alle caviglie, si rifiutò davanti alle telecamere di stringere la mano al generale durante la premiazione, dopo la sua doppietta nella finale contro l’Olanda (3-1). Indossa la maglia numero otto, è allenato da quasi dieci giorni dall’uruguaiano Paolo Montero, ex difensore, quattro scudetti con la Juve, e intorno al suo cartellino si è accesa un’asta: Walter Montoya ha il passaporto argentino, è un centrocampista di fascia destra ed è in grado di muoversi anche nel ruolo di mezzala. Piace al River Plate, è corteggiato dal Boca Juniors e nelle ultime settimane è entrato nei piani del Genoa, che lavora per farlo sbarcare in Europa nella prossina estate.

L’INTRIGO - Il Rosario Central, che ha già ceduto il trequartista Giovani Lo Celso (classe 1996) al Paris Saint Germain per dieci milioni di euro, aspetta l’offerta giusta per chiudere l’affare. Il presidente Raul Broglia spinge per tenere Montoya fino a giugno: soluzione gradita al Genoa, ma un po’ meno ai dirigenti del River Plate e del Boca Juniors. L’argentino è un esterno completo: scatto, dribbling, progressione, regala la superiorità numerica con i suoi lampi, ha ventitré anni e si sente pronto per un’avventura in Europa. E’ uno dei pezzi pregiati del mercato argentino, ha fatto registrare una notevole crescita negli ultimi dodici mesi ed è uno dei giocatori più amati dai tifosi, è uno degli idoli del “Gigante de Arroyito”, lo stadio, il regno del club gialloblù, che ha conquistato quattro titoli nella sua storia e l’ultimo risale al 1987, quando fu trascinato dai venti gol del capocannoniere Omar Palma. Quella squadra era guidata in panchina dal tecnico Angel Tulio Zof e aveva come leader della difesa Edgardo Bauza, attuale ct dell’Argentina.

LA STORIA - Montoya può giocare da esterno nel 4-2-3-1, ma anche da mezzala in una linea di centrocampo a tre. E’ nato a Machagal, nella provincia del Chaco, il 21 luglio del 1993. Corsa, qualità, applicazione, generosità e resistenza in un fisico di un metro e 72. E’ cresciuto nella scuola calcio diretta da Jorge Bernardo Griffa, ex difensore del Newell’s Old Boys (l’altro club di Rosario), dell’Atletico Madrid e dell’Espanyol. Griffa lo aveva scoperto in occasione di un torneo regionale a San Jeronimo Norte: Montoya indossava la maglia dell’Union di Machagal, la piccola squadra del suo paese. Nel 2010 è stato tesserato dal Rosario Central, dove ha proseguito la sua carriera a livello giovanile: il suo primo allenatore, nella società gialloblù, è stato Fernando Lanzidei.

LA SCOPERTA - Ha debuttato nel calcio professionistico il 5 settembre del  2014 durante una partita della “Copa Sudamericana” (che equivale alla nostra Europa League) contro il Boca Juniors: dodici minuti in campo, entrando al posto di Fernando Barrientos. Il tecnico del Rosario Central era Miguel Angel Russo e la gara si concluse con il risultato di 1-1. Tra coppe e campionato, Walter Montoya ha messo insieme finora 65 presenze realizzando 6 gol e firmando 5 assist. Ha un contratto con il Rosario Central fino al 30 giugno del 2019. Ha segnato la sua prima rete in “Primera Division” il 23 agosto del 2015 contro il Belgrano (1-1): il tecnico gialloblù era Eduardo Coudet.


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