Kluivert junior, quando l’Ajax è una tradizione di famiglia

Justin è un'ala, ha 17 anni, è il figlio di Patrick (che decise la finale di Champions nel 1995 contro il Milan) e ha già debuttato nel campionato olandese. Ha un contratto fino al 2019.
Kluivert junior, quando l’Ajax è una tradizione di famiglia
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - La maglia dell’Ajax, per loro, è una tradizione di famiglia. Patrick Kluivert, quando aveva diciotto anni, decise una finale di Champions League contro il Milan di Fabio Capello. Era il 1995, si giocava allo stadio Prater di Vienna: il centravanti con la faccia da bambino entrò al 70’ e dopo un quarto d’ora riuscì a mettere il suo timbro sulla sfida (1-0). Era l’Ajax di Louis Van Gaal, che tornò a vincere la Coppa dei Campioni a distanza di ventidue anni dalle meraviglie di quel genio di Johan Cruyff, in grado di conquistarla per tre stagioni di fila tra il 1971 e il 1973. Suo figlio Justin, invece, sta cominciando a farsi conoscere. Ha diciassette anni, non è una prima punta come il padre, ma un’ala. E viene considerato uno dei nuovi capitali dell’Ajax. Può giocare sulla fascia destra e anche a sinistra. Velocità ed eleganza, dribbling e scatto, agilità e inventiva: è stato già utilizzato cinque volte in campionato dal tecnico Peter Bosz. 

IL TALISMANO - Si allena a tempo pieno con la prima squadra. Ha il numero 45 sulle spalle e ha un contratto fino al 2019, che presto verrà prolungato. E’ il talismano dell’Ajax: cinque presenze e cinque vittorie, due gare da titolare contro l’Ado Den Haag (3-0) e il Roda (2-0). Non è il primo figlio d’arte nella storia dell’Ajax, che in passato aveva avuto come capitano Danny Blind e più avanti - nel 2014 - aveva messo a segno una ricca plusvalenza (da 17 milioni e mezzo di euro) grazie alla cessione del terzino sinistro Daley al Manchester United, portato in Premier League quando i Red Devils erano allenati da Louis Van Gaal.

SCUOLA AJAX - Justin Kluivert ha esordito in Eredivisie il 15 gennaio del 2017. Durante la partita in trasferta con il Pec Zwolle, vinta per 3-1 dai lancieri, ha preso il posto dell’infortunato Amis Younes a sei minuti dalla fine del primo tempo. Impatto brillante, senza il peso dell’emozione: suo il lancio che aveva permesso ad Anwar El Ghazi (ceduto ora al Lille) di guadagnarsi il calcio di rigore dell’1-0, realizzato poi da Lasse Schøne. Justin da parte della nazionale olandese Under 19, guidata da Maarten Stekelenburg. Ha una struttura fisica differente rispetto al papà, che ricopre adesso il ruolo di direttore sportivo nel Paris Saint Germain: è più piccolo, è alto un metro e 75, tredici centimetri in meno rispetto all’ex attaccante dell’Ajax e del Milan. E’ nato a Zaandam il 5 maggio del 1999. E’ il quarto figlio d’arte nella storia dell’Ajax dopo Wim e Wim junior Anderiesen, Theo e Theo junior Brokmann, Danny e Daley Blind.

WINTER IN PANCHINA - Ha cominciato a giocare nel Diemen e a otto anni è entrato nel vivaio dell’Ajax. Nel settore giovanile ha avuto come allenatore anche Aron Winter, l’ex centrocampista della Lazio e dell’Inter. Winter guida la squadra Under 19. E Kluivert junior, in questa stagione, si è fatto ammirare anche nella Youth League, la Champions baby organizzata dalla Uefa: quattro presenze, tre assist e un gol al Paok Salonicco.


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