ROMA - Il campionato inglese si chiamava ancora First Division e non fatturava, come fa registrare ora la Premier League, 4,3 miliardi di euro. Era il 1983: il Liverpool di Ian Rush vinceva il titolo davanti al Watford di Elton John ed era allenato da Bob Paisley. Sono trascorsi 34 anni dall’ultima partecipazione del Brighton nella serie A inglese: la promozione dei “the Seagulls”, dei Gabbiani, ha un valore sportivo e romantico. Era un altro calcio, nel 1983: il tecnico del Brighton si chiamava Mike Bailey, la squadra scivolò in Seconda Divisione con lo Swansea e il Manchester City. Era anche un altro mondo: Margareth Thatcher guidava il governo, i diritti tv non valevano una fortuna e non esistevano ancora Facebook e Twitter. A rilanciare il Brighton, dopo essere retrocesso fino ai dilettanti e aver sfiorato il fallimento, è stato Tony Bloom, 47 anni, professionista del poker e tifoso dei “Seagulls”.
I NUMERI - Novantadue punti in quarantaquattro partite, ventotto vittorie, otto pareggi, otto sconfitte, settantatré gol realizzati e trentotto subiti. Una risalita firmata dall’allenatore irlandese Chris Hughton, classe 1958, ex mediano del Tottenham, e dal centravanti inglese Glenn Murray (1983), ventidue reti in Championship. Una squadra che è stata costruita con il 4-4-2. E che si è guadagnata un posto in Premier sfruttando anche i lampi di un francese, Anthony Knockaert, 25 anni, esterno destro, quindici gol e nove assist, che il presidente Bloom ha già confermato da diverse settimane, facendogli firmare un contratto fino al 2021.
LO STANDARD LIEGI - Knockaert è mancino, ma è abituato a giocare sulla fascia destra: salta il terzino, crea la superiorità, arriva al cross, taglia verso l’area e prova la conclusione. E’ arrivato al Brighton nell’inverno del 2016: è costato tre milioni e mezzo di euro, i dirigenti del club inglese sono andati a prenderlo nello Standard Liegi. In questa stagione è stato eletto miglior giocatore della Championship. Knockaert è nato a Roubaix il 20 novembre del 1991, è alto un metro e 72, è un ex nazionale francese Under 21. E’ cresciuto nel settore giovanile del Guingamp e ha indossato in passato anche la maglia del Leicester. Porta il numero 11, ha una valutazione di mercato che sfiora i sette milioni di euro, ma il Brighton ha promesso ai suoi tifosi di trattenerlo. Ha segnato due doppiette in campionato: una allo Sheffield Wednesday e una al Wolverhampton. Ora abbraccia la Premier con il Brighton.