Arslan, dall’offerta della Lazio al rinnovo con il Besiktas

Mediano-regista, 27 anni, tedesco di origine turca, è stato seguito dal club biancoceleste, dall'Inter e dall'Arsenal. Il Besiktas lo ha blindato con un contratto fino al 2022. Ha vinto due titoli con la squadra di Istanbul.
Arslan, dall’offerta della Lazio al rinnovo con il Besiktas
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - A parte Fatih Terim, soprannominato “l’imperatore”, che ha vinto il numero maggiore di campionati in Turchia (sei, tutti sulla panchina del Galatasaray) e ha guidato la nazionale in tre fasi diverse (una medaglia di bronzo all’Europeo del 2008), Senol Günes è considerato in questo momento l’altro faraone della Süper Lig. Ha 65 anni e nelle ultime due stagioni ha dettato legge con il Besiktas. Non c’è mai stata storia: due scudetti, i primi da quando allena. Ma altri sei ne aveva conquistati quando giocava nel ruolo di portiere, con il Trabzonspor, tra il 1976 e il 1984. Günes è l’ingegnere di un Besiktas che vuole fare una bella figura anche in Champions League, dove è stato sorteggiato nel girone G con il Monaco, il Porto e il Lipsia. 

PEPE E MEDEL - Il mercato è stato sviluppato seguendo una traccia precisa: assicurarsi giocatori di grande esperienza. Missione compiuta: il nuovo Besiktas è ripartito dal portoghese Pepe, arrivato gratis dopo la fine del rapporto con il Real Madrid, dal mediano cileno Medel (ex Inter) e dal centravanti spagnolo Alvaro Negredo. Tre pedine che si aggiungono alle conferme di Quaresma, tredici assist nello scorso torneo, della mezzala Özyakup e del trequartista brasiliano Talisca. Ma l’altra mossa che ha contrassegnato le strategie del club bianconero è stata quella legata al rinnovo del contratto di Tolgay Arslan, il playmaker della squadra, l’anello più importante del centrocampo. E’ un mediano-regista: cattura tanti palloni, disegna il gioco, rappresenta una delle chiavi della scalata del Besiktas. 

BIGLIA E LA LAZIO - Tedesco di origini turche, ventisette anni, è nato a Paderborn il 16 agosto del 1990. In estate la Lazio aveva pensato ad Arslan per sostituire Biglia, prima di puntare su Lucas Leiva. Aveva il contratto in scadenza nel 2018 e l’idea di consegnargli l’eredità dell’argentino era stata accarezzata dai dirigenti biancocelesti. Il Besiktas, nel frattempo, ha trovato l’accordo per blindarlo sventando anche l’inserimento dell’Inter e dell’Arsenal: rinnovo già firmato per cinque stagioni, fino al 2022, nel pieno rispetto delle indicazioni di Günes, che lo considera decisivo per il suo 4-2-3-1. Arslan ha cominciato la carriera nel Paderborn e l’ha proseguita nel vivaio del Borussia Dortmund. Ha giocato poi nell’Ambugo e nell’Alemania Aachen.

L'IDENTIKIT - Si è trasferito in Turchia alla fine di gennaio del 2015. Costo dell’operazione: due milioni e mezzo di euro. E’ ambidestro, è alto un metro e 80, ha indossato in passato la maglia della Germania Under 21. Ha personalità, detta i tempi della manovra, organizza e costruisce, ma fa sentire il suo peso anche in copertura: pressing e senso della posizione. Trenta presenze e sette assist nello scorso campionato. Garantisce geometrie e solidità. Il Besiktas insegue con Arslan il terzo “scudetto” consecutivo e gli ottavi di Champions League.


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