Vlasic, il colpo da dieci milioni dell’Everton

E' un trequartista che può essere utilizzato anche nel ruolo di ala destra: ha 20 anni, è croato, il tecnico olandese Koeman lo ha scoperto durante una partita di Europa League e lo ha portato in Premier League. Sua sorella Blanka ha vinto due titoli mondiali nel salto in alto.
Vlasic, il colpo da dieci milioni dell’Everton
Stefano Chioffi
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ROMA - Il consiglio è stato di Ronald Koeman: lo ha visto giocare per la prima volta alla metà di agosto nel tempio di Goodison Park. La curiosità di conoscerlo un po’ meglio è stata  forte, così l’ex allievo di Johan Cruyff si è fatto consegnare dai dirigenti qualche dvd e alla fine lo ha promosso, chiedendo all’Everton di investire su Nikola Vlasic, vent’anni, croato, fantasista. Dieci milioni e ottocentomila euro sul tavolo per chiudere l’operazione con l’Hajduk dopo la doppia sfida nel preliminare di Europa League, che ha permesso al club inglese di garantirsi un posto per la fase ai gironi e alla società di Spalato di arricchire il proprio conto in banca. 

LA SCELTA - Trequartista, oppure esterno destro, può giostrare nel 4-3-1-2 e nel 4-3-3. Vlasic nasce numero 10, ma è in grado di farsi ammirare anche sulla fascia. Ha firmato un contratto fino al 2022 con l’Everton. E’ stato scelto da Koeman, due titoli vinti da allenatore con l’Ajax e uno con il Psv Eindhoven. Il suggerimento di prendere Vlasic è arrivato proprio dall’olandese, alla sua seconda stagione sulla panchina dei Toffees dopo la positiva avventura al timone del Southampton.

L’INSERIMENTO - Vlasic conosceva già la lingua inglese e l’impatto è stato agevole. Ha trovato l’ambiente giusto e una società ideale - abituata a valorizzare talenti - per continuare a costruire la sua carriera anche a Liverpool e in un campionato esigente e selettivo. E’ alto metro e 78, è nato a Spalato il 4 settembre del 1997, è un destro naturale: mezzapunta moderna, tecnica vellutata e generosità, invenzioni e velocità. Koeman ha evitato di caricarlo di troppe responsabilità, lo sta impiegando da jolly: due presenze in Premier League, due partite e un gol (all’Apoel Limassol) in Europa League, ottantuno minuti da titolare nel 3-0 al Sunderland in Coppa di Lega. 

LA FAMIGLIA - In Croazia, a Spalato, aveva cominciato a farsi conoscere sui campi di periferia. E nel 2010 era stato tesserato dall’Nk Omladinac Vranjic. Due anni più tardi ecco il passaggio all’Hajduk, che lo ha fatto esordire in campionato il 20 luglio del 2014 contro l’Istra (1-1): l’allenatore era Hari Vukas. Koeman è pronto a scommettere sulla sua definitiva consacrazione. Vlasic ha lasciato l’Hajduk dopo centoventi partite, tredici gol e venti assist. Il 27 maggio del 2017 ha ricevuto come premio anche la prima convocazione nella nazionale maggiore: l'ex ct Ante Caric, esonerato il 7 ottobre dopo il pareggio in casa con la Finlandia e sostituito da Zlatko Dalic, lo aveva utilizzato per novanta minuti nell’amichevole vinta per 2-1 con il Messico. Ha una sorella, Blanka, che è una famosa e apprezzata campionessa nel salto in alto: ha vinto due Mondiali a Osaka nel 2007 e a Berlino nel 2009. In passato era stato seguito anche dall’Inter e dalla Fiorentina.


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